SOVERATO – L’ultimo consiglio comunale di Soverato ha lasciato diverse questioni in sospeso e soprattutto non ha soddisfatto, in particolare, coloro che siedono fra i banchi dell’opposizione nell’assise cittadina. È questo in sostanza il pensiero di Vincenzo Giorla, consigliere di minoranza. Lo stesso con una nota inviata alla redazione de “Il Quotidiano” sottolinea alcuni argomenti definiti di “una certa importanza”. In particolare, Giorla fa notare come egli abbia chiesto durante la seduta di consiglio del 22 settembre scorso, al “segretario generale del Comune la trasmissione alla procura generale della Corte dei Conti, di tutti gli atti inerenti la cosiddetta baracca dei pescatori, in particolare la spesa e la liquidazione di circa 18.000 euro per la costruzione di una piattaforma sull’arenile di Soverato, lavori in atto sospesi, perché privi dei necessari pareri di competenza, ravvisandosi a mio avviso – prosegue Giorla – danno all’erario”. Ma nel mirino di Giorla non vi è soltanto la questione della baracca. L’esponente politico, infatti, facendo riferimento ad alcuni decreti ingiuntivi notificati al Comune per il pagamento di alcune parcelle di legali, non liquidate entro i termini di legge, rileva che, a suo giudizio, questo avrebbe comportato un aggravio di spese, in quanto, avrebbe fatto sì che il Comune pagasse, sia il decreto ingiuntivo che la parcella. Ragion per cui, Giorla ha chiesto parimenti al segretario generale di trasmettere gli atti alla procura generale della Corte dei Conti. “Infine – conclude Giorla nella sua nota – ho proposto, come primo firmatario una mozione, fatta propria da tutto il consiglio comunale e votata all’unanimità, acchè il Comune di Soverato si costituisca parte civile, o comunque faccia sentire la sua voce, a tutti gli enti interessati, dal ministero degli Esteri e a tutti gli altri ministeri coinvolti in qualche modo nella tragica vicenda, che ha visto un cittadino di Soverato, Marcello Mancusi, picchiato e soffocato in una cella mentre si trovava in un viaggio turistico in Thalandia” (Fonte: Il Quotidiano).