Una delle reti delle due porte è bucata al campo Ippica

Campo IppicaCampo Ippica SOVERATO – Gli arbitri degli incontri di calcio o, meglio, i direttori di gara sono soliti fare un controllo generale delle condizioni del campo di giuoco prima di dare il fischio d’inizio di una partita. Fra i vari controlli rientra anche quello delle reti. A seconda del loro stato, un direttore di gara può anche decidere di non far disputare la partita. Come potrebbe infatti un arbitro decretare un goal se il pallone, essendo la rete bucata, non resta in rete e sguscia via? Naturalmente questo avviene negli incontri ufficiali, mentre nelle partitelle fra scapoli e ammogliati o nei campionati fai da te esiste un certo grado di tolleranza, dovuta anche al fatto che gli stessi direttori di gara non sono giacchette nere ufficiali della FIGC (guai se lo fossero e arbitrassero senza autorizzazione!). Ebbene, alla città dello sport (almeno questo è lo slogan lanciato, voluto e propagandato dall’amministrazione comunale di Soverato) al campetto ippica l’eventualità che il pallone s’insacchi in rete e sgusci via non è affatto improbabile a verificarsi. Una delle reti delle due porte infatti si trova in una condizione di degrado che non fa certo bene all’immagine d’una città dello sport. La rete è piena di falle e da uno di quei buchi potrebbe facilmente sgusciar via il pallone. Certo, non si tratta del campo di calcio principale della città, ma resta pur sempre un punto di riferimento per gli appassionati sportivi soveratesi e tanti giovani, tant’è che in passato la sua temporanea chiusura fu da essi molto sofferta. Una situazione che impone naturalmente sensibilità e attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Almeno quest’ultimo è in linea generale il pensiero di alcuni giovani che mentre si dilettavano a calciare rigori, qualche giorno fa, sebbene avessero battuto il portiere, si vedevano preclusa la possibilità di gridare “rete”, perché il pallone l’aveva attraversata in uno dei suoi buchi. (Fonte: Il Quotidiano della Calabria).

Fabio Guarna

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