Satriano. Iniziativa della Pro-Loco: versi a memoria della letteratura italiana detti da Vincenzo Guarna

Vincenzo Guarna Vincenzo Guarna SATRIANO – La Pro-Loco Satriano chiude il 2003 con un’iniziativa di carattere culturale. Protagonisti i versi dei grandi poeti della letteratura italiana detti a memoria da Vincenzo Guarna presso la sede consiliare dell’ex palazzo di città di Satriano Centro. Innanzi ad un pubblico attento, Guarna, satrianese doc, è stato presentato dalla presidentessa della Pro-Loco Rosanna Paravati. Di lui ha brevemente esposto il curriculum vitae et studiorum. “Laureatosi con 110 e lode all’età di 23 anni in lettere all’università di Messina con una tesi su Montale – ha detto la presidentessa del sodalizio satrianese – Guarna ha insegnato per molti anni nelle scuole di secondo grado della provincia di Catanzaro, specialmente all’ITC di Soverato, quindi è stato per cinque anni preside dello stesso istituto quindi è passato all’ITC Grimaldi di Catanzaro approdando infine all’IPSSAR di Soverato che ha diretto per ventitre anni sino a maturare l’età della pensione. Attualmente dirige il liceo linguistico “Europa” della cittadina jonica. È seguito l’intervento del presentato il quale, dopo breve introduzione d’ognuno dei componimenti in programma, ha detto a memoria: lettera alla madre di Salvatore Quasimodo, il canto V dell’Inferno di Dante, il primo coro dell’Adelchi di Manzoni, Alexandros di Giovanni Pascoli, Crisalide di Montale. Molto altro avrebbe volentieri detto e lo avrebbe fatto ovviamente a memoria e, come lui ama dire, “senza rete” ossia senza ricorso a fogli o appunti di input e riferimento, se il tempo non fosse stato tiranno mettendo, a sua volta, a dura prova la capacità d’ascolto dell’uditorio. In realtà, per rompere la monotonia della dizione, Guarna ha intervallato la stessa con la presentazione di veloci epigrammi da lui composti negli anni di tangentopoli e, infine, a generale richiesta del pubblico, con la dizione di una lunga lirica da lui dedicata negli anni ’70 al padre e che è apparsa, sempre in quegli anni, riscuotendo autorevoli consensi di critica su riviste specializzate. Naturalmente il destinatario della lirica, ossia il padre dell’autore Francesco Guarna è stato, come il figlio, cittadino di Satriano (e, nei primi anni ’40 podestà del Comune) e forse proprio per questo gli ascoltatori hanno voluto conoscere il prodotto poetico che egli ha ispirato all’autore. Al termine dolci, panettone e spumante per tutti i presenti.

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