SOVERATO – Sono dichiarazioni al vetriolo quelle che rilascia Ernesto Crea nei confronti dell’apparato del suo partito. In una lunga nota il consigliere comunale soveratese, dimessosi dalla carica di assessore nei mesi scorsi, creando un vuoto all’interno della giunta Mancini quanto alla presenza socialista, sottolinea come le ultime posizioni assunte dai segretari provinciali e regionali del Nuovo Psi hanno confermato l’inadeguatezza della guida politica soprattutto della federazione di Catanzaro. Per Crea la c.d. verifica con la Casa delle libertà non ha portato alcun risultato positivo, né sono state affrontate situazioni importanti come ad es., quella di Soverato, terza città della provincia “dove da mesi l’unico assessore socialista, egli medesimo, si è dimesso per divergenze sulla linee politiche e sulle scelte della maggioranza”. Continua Crea: “ma, forse, i segretari del partito erano troppo occupati ad assicurarsi la difesa dei propri spazi gestionali per avere tempo di pensare ai problemi reali delle istituzioni dove i socialisti sono presenti”. Questo spiega, perché secondo Crea, si è provveduto a fare ritirare le dimissioni ai due assessori socialisti che le avevano decise “senza nemmeno discutere delle questioni lasciate aperte”. Quindi si chiede l’esponente del Nuovo psi: “sulla cittadella regionale si è fatta chiarezza?” e fa osservare ai segretari del partito che “l’abbandono di Germaneto… è un grave danno per tutto il basso-jonio che avrebbe potuto essere vicino al capoluogo”. Del resto “che fine ha fatto l’autonomia tanto sbandierata dal compagno Zavettieri all’assemblea regionale di Gizzeria?” Secondo Crea, i documenti e le dichiarazioni del compagno Chieffallo “parlano solo di adesione incondizionata alla casa delle libertà e di fedeltà eterna” “altro – osserva – che autonomia”. Infine è indispensabile, secondo Crea “ripristinare nel partito un minimo di regole democratiche e di trasparenza”. Non è più rinviabile a suo dire affermare l’incompatibilità fra le cariche di segretari e gli incarichi esterni. Sono certo, – conclude Crea – “che i compagni Chieffallo e Frisini, nel supremo interesse del partito, sapranno optare per l’incarico politico o per l’incarico istituzionale consentendo così anche ad altri compagni di dimostrare le loro capacità e il loro impegno”. Il Crea che idealmente fa riferimento a una non esigua parte di militanti del nuovo psi, ritiene che non è possibile, come pare stia avvenendo “concentrare nelle mani di uno o due compagni tutte le responsabilità” e questo anche perché il partito è ancora troppo piccolo e merita l’adeguata valorizzazione, essenziale alla sua crescita, di tutte le più rilevate sensibilità e capacità dei suoi esponenti”. Conclude Crea: “se i compagni Chieffallo e Frisini riterranno di dedicare le loro energie agli enti che presiedono, le sorti del partito, in attesa di un non più rinviabile congresso straordinario, potranno essere gestite collegialmente in vista delle scadenze elettorali di primavera”. Non si esclude che alle riportate dichiarazioni di Crea faccia seguito una presa di posizione degli interessati, segnatamente e in linea generale di Chieffallo. E questo anche perché le questioni sollevate da Crea si aggiungono a tutta una serie di indirizzi più volte manifestati all’interno del partito non solo dai militanti ma anche da autorevoli esponenti istituzionali.
Fabio Guarna