SOVERATO – Potrebbe essere Ernesto Crea fra qualche anno uno dei candidati alla carica di primo cittadino di Soverato. Sembra, infatti, che sul nome dell’ex assessore socialista diversi cittadini abbiano intenzione di concentrare il proprio consenso per preparare insieme un programma elettorale per il fine decennio. Sul nome di Crea hanno già espresso un giudizio positivo alcuni esponenti politici soveratesi; fra questi alcuni ultimamente impegnati sul fronte sindacale. Si tratta naturalmente di boatos e indiscrezioni forse ancora troppo premature. Esse, però, lasciano ben intendere quanto non sia affatto isolata l’azione che l’ex assessore sta portando avanti. Un’azione che lo vede molto critico nei confronti non solo dei partiti alleati della Casa delle libertà a livello locale, ma anche verso i vertici del Nuovo psi, arroccati, a suo dire, in un agire autoreferenziale e, forse, poco attento ai problemi giornalieri dei cittadini. Abbiamo contattato, l’interessato per avere conferma o smentita delle voci che circolano sulla sua ventilata candidatura a primo cittadino. “È vero – risponde Crea – qualcuno mi ha chiesto un maggiore coinvolgimento e più dirette responsabilità, in futuro, nella gestione della cosa pubblica al fine di creare un nuovo progetto per la città di Soverato. Qualcuno – continua Crea – era particolarmente soddisfatto per il modo col quale ho portato e sto portando avanti anche dai banchi dell’opposizione le mie battaglie per una Soverato migliore. A parlarmi così sono principalmente semplici cittadini non impegnati nell’agone politico e quindi non schierati su nessun fronte. Uomini e donne impegnate ad esempio nel mondo del volontariato che dopo le mie dimissioni registrano un’attenzione ridotta nei confronti delle esigenze del loro settore. Ma da qualche giorno le proposte mi sono arrivate anche da persone più direttamente coinvolte, nel recente passato, nella vita politica cittadina. Politici – per dirla in breve – che non hanno mai mancato di fare sentire la propria voce di dissenso anche in controtendenza rispetto allo status ricoperto. Una sorta di ex sessantottini ai quali quantomeno indirettamente mi piace fare riferimento avuto occhio ai principi e all’onestà intellettuale che hanno caratterizzato il movimento del 68.
Fabio Guarna