SOVERATO -. Si è spesso parlato del difensore civico a Soverato. Una figura istituzionale di cui si sente spesso l’esigenza e che potrebbe essere di grande aiuto ad un’amministrazione comunale che voglia dar prova di efficienza e trasparenza. Il difensore civico infatti appare particolarmente utile in presenza di leggi poco perspicue o contraddittorie nonché di atti normativi numerosi non meno che controversi che disciplinano la stessa materia. Spetta in questo caso al difensore civico che costituisce una sorta di ponte tra la burocrazia e il cittadino contenere gli aspetti deteriori e correggere sino a dare ad essa dignità le condotte della pubblica amministrazione. Per esempio un intervento del difensore civico si sarebbe dimostrato particolarmente utile e proficuo nella presente congiuntura che oppone alcune scelte dall’amministrazione comunale relative alle varianti del prg, alle opposizioni di una larga fetta della popolazione cittadina. Un intervento che non solo potrebbe riferirsi al merito della questione, ma che sarebbe specialmente significativo in ordine alle procedure che l’amministrazione stessa ha ritenuto di adottare nella dinamica del progetto. In altri termini la controversia in materia che divide la maggioranza dall’opposizione e fa forte quest’ultima del supporto popolare avrebbe potuto trovare nei pareri e negli indirizzi del difensore civico un interessante catalizzatore in funzione della trasparenza. Resta un fatto che, a tutt’oggi, l’amministrazione comunale di Soverato, manca di una tale figura istituzionale. Ancorché la sua messa a regime risulti regolarmente a suo luogo prevista. Ma come si potrebbe concretizzare per quanto abbiamo sopra detto e per ogni altra circostanza l’attività e l’azione del difensore civico? Da internet, in cui sono presenti molti siti che trattano la questione si ricava, tra l’altro, quanto segue”… Il Difensore Civico ascolta il cittadino ed esamina innanzitutto l’istanza per accertarne l’ammissibilità. Se è ricevibile, il Difensore Civico avvia un’istruttoria chiedendo, verbalmente o per iscritto, notizie sullo stato delle pratiche sottoposte alla sua attenzione. Consulta ed ottiene copia, senza limite del segreto d’Ufficio, di tutti gli atti e documenti relativi all’oggetto del proprio intervento. Può normalmente convocare il Responsabile della pratica per chiarimenti circa lo stato della stessa allo scopo di ricercare soluzioni. Può accedere agli Uffici per i dovuti accertamenti”. Insomma, quanto basta per incoraggiare la cittadinanza a sollecitare la messa a regime di questa figura istituzionale. Anche se, a dire il vero, le principali occasione per un suo intervento sono ormai in via di esaurimento. Ci riferiamo in particolare alla controversia in atto tra una gran parte della cittadinanza e l’opposizione da un lato e l’amministrazione comunale dall’altro sulle varianti al piano regolatore in corso nella città.
Fabio Guarna