Tra poche ore Mancini dovrebbe decidere – Difficile dire no a Gasparri

SOVERATO – Parte il conto alla rovescia delle candidature nel collegio di Soverato-Satriano per le prossime provinciali. I riflettori sono tutti puntati su Raffaele Mancini, sindaco di Soverato. Di lui ancora non si sa se scioglierà le riserve per la candidatura in Alleanza Nazionale di cui è autorevole rappresentante a Palazzo di Vetro in qualità di capogruppo. Ma, da Catanzaro arrivano notizie che danno per certa la sua discesa in campo. Del resto, il presidente della provincia Michele Traversa in più di un’occasione ha annunciato attraverso una tv locale la candidatura del suo luogotenente per il collegio di Soverato-Satriano. Secondo fonti accreditate sembrerebbe essere intervenuto proprio il ministro Gasparri a chiedere al primo cittadino la sua discesa in campo. Stando così le cose in città ci si chiede: perché mai ancora il primo cittadino non scioglie ufficialmente le riserve? Una situazione di incertezza che potrebbe essere chiarita nelle prossime ore e che però ha generato non pochi commenti durante questi mesi, in tema di totocandidature. In un primo momento Mancini ha rappresentato dagli schermi di una tv locale la sua volontà di non ricandidarsi, in questa occasione, all’assise provinciale. Ha motivato la sua decisione con l’intenzione di dedicare tutte le sue energie alla sua funzione di Sindaco di Soverato senza contemporaneamente, stante la sua posizione di forza elettorale per effetto della carica ricoperta, nuocere ad altri candidati appartenenti a partiti che sostengono la sua giunta. Successivamente il sindaco di Soverato, pur mantenendo in silenzio la scelta annunziata, non ha mancato di fruire della presa di posizione di alcuni partiti della C.d.L. avverso la candidatura di Antonello Gagliardi per il Pri alla prossima tornata elettorale provinciale. Ai suddetti partiti la candidatura Gagliardi, espressamente indicata dal soggetto come coerente e a supporto della linea Traversa, è apparsa in conflitto con l’atteggiamento critico e oppositivo dello stesso nei confronti della giunta soveratese capeggiata da Mancini. Il che non è privo di fondamento logico anche se Gagliardi, confermando questa sua posizione, si è subito affrettato se non a giustificarla, quantomeno a illustrarla con argomentazioni logistiche non del tutto carenti di motivazione. A questo punto, nell’agone politico cittadino, molti si chiedono se Mancini manterrà la sua prima decisione di non candidarsi o se invece, alla fine, cederà alle lusinghe e alle sirene del suo partito scendendo in campo per non deprivare quest’ultimo dello smalto e del rinforzo che lo stesso potrebbe dedurre dal suo diretto impegno nella competizione elettorale.

Fabio Guarna

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