Maduri scende in campo con la Democrazia Cristiana che lo nomina coordinatore politico del collegio camerale 12 e di alcuni collegi provinciali

SOVERATO – Antonio Maduri dopo avere abbandonato da poco Forza Italia resta attivamente in campo nell’agone politico e si schiera con la democrazia cristiana. È quanto si apprende da una nota stampa nella quale si legge: “con nota del 24 Marzo 2004, a firma dell’ Avv. Prof. Rosanna Vicedomini, Segretaria Regionale della Democrazia Cristiana, sentito il Segretario Nazionale della D.C. Dr. Giuseppe Pizza, il Prof. Antonio Maduri è stato nominato Coordinatore Politico del Collegio Camerale n 12 di Soverato nonché dei Collegi Provinciali N. 1, 11,13,15,16,23, 27, 30 e di tutti i Comuni ricadenti nei Collegi Provinciali suindicati”. L’impegno di Maduri, più volte sindaco di Satriano, già assessore provinciale e vice-presidente della giunta Martino conferma la volontà dei democratici cristiani di radicare la propria presenza nel territorio calabrese ” attraverso il coinvolgimento – si legge nella nota – di alcuni esponenti storici della balena bianca”. Una nomina che viene definita nel comunicato della segreteria regionale della D.C. “prestigiosa e di grande responsabilità, avvenuta in un momento molto importante e delicato per la vita politico-amministrativa in provincia di Catanzaro, vista la scadenza elettorale del 12/13 giugno p.v., ma anche per il glorioso simbolo del partito della Democrazia Cristiana, che ha come punto di riferimento per la presidenza dell’amministrazione provinciale l’amico Giovanni Merante, già assessore provinciale al lavoro, alla formazione professionale, al bilancio e programmazione della precedente giunta Traversa er attuale consigliere comunale di Catanzaro”. Insomma una nomina, quella di Maduri, che rimette in gioco l’esponente politico nelle fila della democrazia cristiana, partito, come si evince dalla nota, che ha l’obiettivo di porsi “al servizio della gente, per la gente e con la gente, come ha saputo solo fare la democrazia cristiana di Luigi Sturzo, di Alcide De Gasperi e di Aldo Moro”.

Fabio Guarna

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