C'erano una volta gli alunni. Ora le strutture rischiano di restare spopolate

SATRIANO VIENE MENO UNA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA MEDIA

Il consiglio comunale ne discute con i genitori interessati

SATRIANO – Il previsto incontro propiziato dal sindaco di Satriano, Domenico Battaglia tra il civico consesso della cittadina delle pre-serre e i genitori degli alunni che frequentano la scuola media statale di Satriano ha avuto luogo nella sala consiliare del Comune il 19 maggio u.s. . La riunione è stata effettuata per discutere della soppressione di una delle prime classi della scuola media disposta dal MIUR e notificata dal dirigente scolastico all’amministrazione civica. Si tratta di un provvedimento che il consiglio ha giudicato discutibile osservando tra l’altro che esso è stato reso noto nel fatto senza specificazione delle ragioni che, sulla base della norme vigenti, lo avrebbero determinato. È da presumere che esso sia da ricondurre alla contrazione del numero degli iscritti alla classe per l’anno scolastico 2004/05 a fronte di quelli che frequentano la stessa classe nell’anno scolastico andante. Nondimeno sarebbe stato proficuo che della circostanza fosse stata data precisa informazione al sindaco in una con quella della intervenuta soppressione della classe. Ad ogni buon fine, il consiglio comunale durante la discussione ha correttamente riconosciuto all’organo scolastico locale e a quello gerarchico la competenza e l’autonomia in virtù delle quali il provvedimento è stato adottato. Non senza escludere però, considerati i gravi disagi che l’evento comporta alla popolazione scolastica cittadina e il danno che ad esso si aggiunge sul piano culturale-formativo della comunità satrianese, di promuovere, una volta avuta esatta e articolata cognizione dell’evento e delle sue radici o ragioni, ogni eventuale azione giudiziaria per il possibile ripristino della stato ante quem.E pensare che solo pochi anni fa la scuola media di Satriano era ben ricca e folta di alunni, i corsi funzionanti erano almeno tre, la sua presenza nel tessuto cittadino costituiva un forte veicolo di animazione e crescita culturale. La sua rarefazione è un triste effetto, diffuso su tutto il territorio, della contrazione delle nascite congiunta con il trend piuttosto intenso dell’esodo dei suoi abitanti, specialmente quelli giovani, fuori dal territorio e specialmente fuori dalla regione Calabria. È un fatto che meno di quarant’anni fa molti paesi della nostra regione erano ricchi di alunni e studenti, specialmente della scuola dell’obbligo, ma carenti di locali scolastici veri e propri. A seguito della edificazione, con l’andare del tempo, dei suddetti locali cui ha fatto riscontro la rarefazione delle nascite, quei paesi, oggi, sono quasi tutti ricchi per non dire opulenti di locali scolastici e privi affatto o poco meno di utenti dei suddetti locali.

Fabio Guarna (Il Quotidiano della Calabria)

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