Guardando Satriano e Soverato insieme

GUARDANDO SATRIANO E SOVERATO COME UNICA REALTÀ TERRITORIALE

INTERVISTA ALL’ING. GIUSEPPE VOCI, ATTENTO STUDIOSO DELLO SVILUPPO URBANISTICO DI SOVERATO E SATRIANO

Soverato e Satriano due città tanto vicine che potrebbero fare dei loro territori una unica splendida realtà, quasi una piccola città con servizi in comune e uno sviluppo urbanistico organico. Di questo spesso si parla quando si fa riferimento alla c.d. conurbazione e sembra che la popolazione dei due centri cominci a considerare concretamente una simile eventualità per il futuro. Un modo per valorizzare ed integrare in un unico contesto non solo la zona marina ma anche la montagna e soprattutto il centro-storico di Satriano, un tempo neanche tanto lontano punto di riferimento del comprensorio.
Abbiamo intervistato Giuseppe Voci, ingegnere e attento studioso dello sviluppo urbanistico di Soverato e Satriano.

In che maniera lo sviluppo urbanistico di Soverato potrebbe integrarsi con quello di Satriano e viceversa?

La storia in questo caso ci insegna. Infatti, proprio per usufruire dei grandi spazi del territorio di Satriano, a cavallo degli anni ’70 e ’80, le attività imprenditoriali di Soverato si sono trasferite alla località Nigrello di Satriano, costituendo di fatto un nucleo di insediamenti produttivi di ragguardevole entità. Di fatto Soverato, negli anni, è diventato centro erogatore di servizi, mentre Satriano è divenuto centro di insediamenti artigianali e commerciali, creando in maniera del tutto naturale e senza alcuna programmazione una sinergia di sviluppo tuttora fiorente.

Quindi…

Partendo da questi presupposti mi pare quanto meno opportuno programmare lo sviluppo di questi due centri di comune accordo, cercando di privilegiare i punti di forza di entrambi i territori e di eliminare i punti di debolezza. In sintesi: è giunto ormai il momento di lasciare perdere i campanilismi esasperati e pensare allo sviluppo in simbiosi fra i due territori offrendo e mettendo in risalto le risorse proprie ovvero la montagna e la valle dell’Ancinale per il Comune di Satriano e la spiaggia per il Comune di Soverato.

Quali sarebbero a suo giudizio i risultati di una simile azione?

Certamente i due Comuni si presenterebbero sul mercato nazionale e perché no anche internazionale – penso al settore turistico ad esempio -, non come piccole entità ma come soggetti capaci di rappresentare una collettività in grado di offrire bellezze ambientali uniche e servizi efficienti. Insomma, è ormai tempo di pensare allo sviluppo del comprensorio – la legge urbanistica regionale, del resto favorisce questi processi – proponendosi come soggetto leader della fascia jonica catanzarese. E questo anche per far sentire la propria voce in sede di scelte regionali e nazionali che da sempre hanno penalizzato il nostro comprensorio. Gli insediamenti urbani ormai, tra Soverato e Satriano non presentano alcuna soluzione di continuità, sono soltanto divisi da confini amministrativi che non hanno più ragione di esistere.

Fabio Guarna (Fonte: il Quotidiano della Calabria)

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