Satriano – L’argomento della conurbazione fa intervenire politici e studiosi. È la volta di Francesco Battaglia, consigliere comunale di Satriano e dimessosi dalla carica di vicesindaco di Satriano recentemente. Battaglia affida ad una nota consegnata agli organi di stampa le sue riflessioni. L’esponente politico satrianese dichiara di seguire “con molta attenzione le dichiarazioni di studiosi, di storici, di ex amministratori locali, di politici, di persone, in merito alla possibilità ovvero alla necessità di discutere seriamente di unioni o fusioni di più comuni contigui (di fatto già uniti) al fine di migliorare la vivibilità e i servizi in un territorio organico e più vasto”. In questa direzione continua “già la legge n. 142 del 1990, presagendo la continua e inarrestabile diminuzione di risorse da trasferire ai Comuni, prevedeva l’istituzione di unioni di comuni e la realizzazione di consorzi per i servizi comunali. I consorzi, a causa delle lungaggini burocratiche, non hanno avuto il successo tanto atteso. Oggi la materia è disciplinata dal T.U. degli Enti locali, migliorata, a parere di studiosi del settore, e vantaggiosa per i comuni che decidessero di unirsi/fondersi”. Quindi l’esponente politico apre una disamina sugli attuali strumenti legislativi che promuovono la conurbazione dichiarandosi favorevole all’idea che “l’unione fa la forza”. Quello della conurbazione è un processo, come del resto è stato testimoniato da altri interventi su queste colonne, che risale nel tempo. Infatti sottolinea l’ex vicesindaco di Satriano “dagli anni ’70 in poi le nostre popolazioni si sono spostate nelle zone marine con il conseguente abbandono ed indebolimento dei centri storici, dei borghi antichi e con il ripopolamento delle aree a valle dei comuni limitrofi”. Battaglia descrive inoltre l’evoluzione di questo fenomeno e fa notare come allo stato fra i Comuni di Soverato e Satriano i confini stiano diventando in realtà sempre meno marcati. Ne è prova secondo Battaglia il continuo travaso di molti abitanti che da Satriano vanno a vivere a Soverato e viceversa. Il progetto di conurbazione che potrebbe coinvolgere Comuni come Satriano, Soverato, Gagliato, Montepaone, Davoli, paesi che hanno in comune un infinità di caratteristiche umane, sociali, economiche, storiche, tradizionali, peculiarità che, messe insieme in un unico progetto, per Francesco Battaglia favorirebbe, la crescita e l’organicità di un territorio spesso abbandonato a se stesso, figliastro di una mancata politica regionale di sviluppo di questo ambito territoriale”. In conclusione il consigliere comunale non manca di indicare analiticamente i vantaggi della conurbazione che una volta realizzata porterebbe. Fra questi si legge nella nota “le zone marine avrebbero più strade, più servizi, uno sviluppo omogeneo, razionale e programmato in un ambito territoriale più vasto. Potrebbero così calmierarsi gli eccessivi costi delle abitazioni e ci sarebbe un’offerta maggiore di case in vendita e in locazione anche in collina. Si potrebbe promuovere, seriamente, il Bed & Brekfast, lo slow food, si potrebbe pensare alla grande. Le sponde dell’Ancinale, recentemente rinforzate da lavori di pulizia e difesa dall’impeto delle acque alluvionali, potrebbe diventare un’isola felice per la fauna e per fare lunghe passeggiate lontano dalle automobili e dai rumori. L’ambiente, la natura, la città dei comuni uniti favorirebbero nuove iniziative, la gente si sentirebbe più motivata e accomunata formalmente e di fatto aiutata a superare la logica del campanile, che è e rimane un concetto anacronistico e di chiusura”. Si tratta di un progetto per il quale si legge nella nota “non mancherebbero le difficoltà: diminuirebbero i consigli comunali, i Sindaci, gli assessori; sarebbe ridotta l’importanza delle comunità montane, si creerebbero dei conflitti sugli interessi comunali particolari. Nascerebbero però nuove Istituzioni, più utili delle attuali e più funzionali al territorio e alle popolazioni del luogo”. Infine Francesco Battaglia conclude la sua nota con un appello: ” Uniamo le nostre modeste forze e costituiamoci in comitato per l’unione dei comuni convinti di far sentire le nostre voci. È un nostro diritto”.
Fabio Guarna (Fonte: il Quotidiano della Calabria)