Programma culturale a Soverato, intervista al prof Antonio Barbuto

Soverato – È ricco il programma degli appuntamenti culturali del 2005 che l’amministrazione comunale di Soverato ha pensato di offrire alla cittadinanza. Incontri organizzati grazie alla fattiva collaborazione del Prof. Antonio Barbuto, soveratese doc e cattedratico della Sapienza di Roma. Dopo l’astronauta Guidoni presente alla prima iniziativa nei giorni scorsi, sabato 19 febbraio Giovanni Chiefari dell’Università di Napoli relazionerà, presso la sala consiliare, sul tema “Ipotesi sull’origine del mondo”. Quindi giovedì 10 marzo, alle 17.30, presso la sala consiliare di Soverato, Giovanni Sabbatucci dell’Università la sapienza di Roma, interverrà su “Storiografia e il secolo breve”. Venerdì 11 marzo, alle 17.30 nella sala consiliare di Soverato, Mario Casaburi, professore del Liceo classico Galluppi di Catanzaro, relazionerà su “Il cardinale Fabrizio Ruffo”; Ulderico Nisticò, professore del Liceo scientifico di Chiaravalle, relazionerà su “La Calabria illustrata di Giovanni Fiore di Cropani”; Vito Teti, docente dell’Università della Calabria, relazionerà su “Il senso dei luoghi. Paesi abbandonati della Calabria”. Il 21 aprile, alle ore 11.00, presso l’istituto salesiano, Antonio Barbuto relazionerà su “Canone novecentesco: Ungaretti”, Vincenzo Guarna tratterà invece di Montale. Sabato 23 aprile, alle ore 11.00, presso l’istituto salesiano, ci sarà una relazione di Antonio Barbuto. Gli incontri culturali proseguiranno fino a fine estate.
Abbiamo per l’occasione intervistato il Prof. Antonio Barbuto
Sui muri di Soverato campeggiano i manifesti che annunciano le iniziative culturali proposte che l’Amministrazione, che si è avvalsa del Suo contributo, propone alla cittadina. Quanto ritiene sia importante per un ente locale programmare la sua attività valorizzando il mondo della cultura?

“È importantissimo, soprattutto se si considera il degrado in cui stiamo “sguazzando”. Un tono decorosamente alto sono sicuro che aiuterà, nel tempo, a migliorare la propria vita.
Che tipo di programma ha pensato ?

“I titoli documentano chiaramente che ho programmato uno spettro di argomenti variegato perché la cultura non è letteraria o scientifica ma è insieme molte cose”.
Un congruo spazio è dedicato, nelle iniziative, a una fetta cospicua del 900 letterario italiano….

“Si tratta di una sollecitazione scaturita, sia dalle competenze specifiche mie, sia dalla preoccupazione di fornire agli studenti dell’ultima classe qualche argomento decisivo della letteratura del secolo appena trascorso”.
In che maniera intende dare organicità alle iniziative che si protrarranno, comprendendola, fino alla prossima estate?
“Ripeto: a ben vedere c’è un filo “rouge” che lega organicamente i settori perché, come dicevo, la cultura è un insieme non un’isola”.

Fabio Guarna (Fonte: il Quotidiano della Calabria)

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