Soverato – La domanda è: “quanta assistenza e di che tipo viene garantita ad un paziente che arrivi al pronto soccorso degli ospedali di Chiaravalle e Soverato?” Un interrogativo che circola nella cittadinanza alla luce anche di alcuni episodi che si sono recentemente verificati dei quali non ha mancato di renderne edotti gli organi di stampa, Domenico Battaglia, sindaco di Satriano e medico del pronto soccorso. Una domanda che a lui, in qualità di sindaco è stata rivolta da tanti cittadini del suo paese alla quale egli stesso ha inteso fornire una risposta, sentendosi per così dire per certi versi anche parte in causa. Ma per rispondere Battaglia ha avuto bisogno di alcuni chiarimenti per i quali ha indirizzato una lettera ai vertici aziendali chiedendo risposte. E lo ha fatto anche in qualità di medico del pronto soccorso, desideroso di capire meglio ai fini del servizio che deve prestare, quali sono le prestazioni mediche specialistiche previste per l’emergenza. Le richieste di Battaglia sono due. Per una di queste attende ancora risposta. Essa è mirata a conoscere a chi spetti la competenza di reperire il posto letto per i malati che ne necessitano dopo il primo intervento di emergenza. Per il caso in esame, Battaglia ha rivolto un vero e proprio appello dalle colonne de “Il Quotidiano” a chi di dovere. L’altra, per la quale, sempre il primo cittadino satrianese, ha indirizzato una lettera ai vertici dell’Asl, riguarda la disponibilità per le esigenze di pronto soccorso di Chiaravalle del medico anestesista. Il direttore medico del presidio in risposta a Battaglia ha reso noto che le condotte in materia sono regolamentate dalle disposizioni impartite in data 8 settembre 2004 prot. 1785. Secondo queste ultime, “tenuto conto della grave carenza di personale medico esistente nel presidio di Chiaravalle e sino al perdurare di tale carenza”, lo stabilimento ospedaliero di Chiaravalle fornirà “dal lunedì al sabato, assistenza anestesiologica attiva dalle 8,00 alle ore 14,00” quello di Soverato fornirà l’assistenza anestesiologica attiva dalle ore 8,00 alle ore 20,00. Le domeniche e i giorni festivi forniranno assistenza solo a mezzo reperibilità. Per le urgenze, invece, si avrà copertura totale delle 24 ore presso lo stabilimento di Soverato, sicché esse qualora “dovessero intervenire presso il pronto soccorso di Chiaravalle dovranno essere convogliate a Soverato”. Di seguito si chiarisce che “il responsabile del 118, che legge per conoscenza, è invitato a dare disposizioni in conformità”. Diverso discorso va fatto per le eventuali urgenze, interne, presso lo stabilimento di Chiaravalle nelle ore non coperte dalla presenza degli anestesisti, legata solo all’evenienza post chirurgica. In questo caso l’assistenza “dovrà essere assicurata dagli anestesisti presso lo stabilimento di Chiaravalle”. Nella nota con la quale il direttore medico di presidio risponde a Battaglia allegando copia delle disposizioni sopra illustrate, si legge altresì quanto segue: “si rammenta che le linee guida del 118 a suo tempo trasmesse, prevedono che i trasporti di pazienti con gravi compromissioni delle funzioni vitali devono essere effettuati dagli specialisti. È evidente – conclude la nota – “che tali trasferimenti devono essere fatti presso altri ospedali specializzati e non da Chiaravalle a Soverato”.
Fabio Guarna (Fonte: il Quotidiano della Calabria)