Il giusto abbinamento cibo – vino è un aspetto fondamentale per valorizzare un grande piatto, proporre un vino sbagliato su una determinata specialità gastronomica significa rendere un pessimo servizio ai commensali, facendo fare una pessima figura a chi, con tanto amore e passione, ha elaborato il piatto, senza valorizzare, altresì, il vino che offre.
Bisogna poi sfatare il luogo comune che vuole deleterio per la nostra salute cambiare, nel corso dello stesso pranzo, più vini. Per un pranzo il cui menu si presenta elaborato e ricco di portate è possibile abbinare ad ogni portata un vino, in base alle caratteristiche organolettiche del piatto.
Di solito i vini da abbinare sono al massimo tre, se si supera questo numero possiamo parlare di menu a degustazione.
Vi proponiamo, ora, alcune semplici regole per effettuare un corretto abbinamento cibo – vino, anche se non sempre questa operazione risultata facile e per questo che occorre molta attenzione e competenza e anche un pizzico di buon gusto ed esperienza.
Ricordiamoci innanzitutto che:
– il vino leggero precede sempre il vino robusto;
– il vino più giovane si serve prima di quello più vecchio;
– il vino meno importante è servito prima di quello più importante.
Sono regole molto semplici che vanno osservate anche nella composizione di un menù, di questo argomento, comunque, ne parleremo in un altro momento.
ACCOSTAMENTI:
– Vini bianchi secchi:
Adatti per antipasti leggeri (di pesce, uova, prosciutto, patè); minestre leggere; molluschi e crostacei; pesce in bianco con maionese e altre salse leggere. Pasti completi con piatti leggeri in bianco.
– Vini bianchi aromatici o morbidi :
Antipasti vari non molto piccanti; minestre asciutte o in brodo non molto salate; pesci arrosto o alla griglia.
– Vini spumanti:
Se sono brut o demi-sec sono adatti come aperitivo e si possono servire anche con gli antipasti;
gli spumanti di pregio, se non sono amabili, possono essere serviti a tutto pasto.
– Vini rosati (rosé):
Antipasti di salumi, carni e formaggi; minestre asciutte con sughi di carne; pesci al cartoccio, in umido, con aromi forti; carni bianche con salse leggere.
– Vini rossi leggeri (generalmente giovani):
Carni bianche e minestre asciutte con salse robuste.
– Vini rossi corposi:
Carni di maiale; bolliti misti; cacciagione; selvaggina di piccola taglia.
– Vini rossi invecchiati:
Grandi arrosti e grigliate miste; carni rosse in genere; selvaggina nobile.
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Michele Mirante
michele12@interfree.it