La qualità di ciò che mangiamo assume oggi un’importanza notevole per noi italiani.
In questi ultimi anni, le aziende alimentari e i consumatori hanno guardato con ottiche diverse i vari requisiti degli alimenti, insieme stanno svolgendo un percorso di maturazione verso una visione più equilibrata e razionale della qualità alimentare.
Tanti sono gli avvenimenti, anche drammatici, vedi Chernobyl e il vino al metanolo per non dimenticare la ” mucca pazza”, che hanno svegliato l’attenzione del consumatore.
Le industrie alimentari vistosi responsabilizzate nei riguardi del consumatore mirano e lavorano per un futuro in cui si fa strada un’idea più articolata e completa alla qualità che comprende tutti gli aspetti che concorrono ad ottenerla. La certificazione di qualità è oggi l’unica garanzia che il consumatore ha per la tutela della propria salute.
Di questo e di altre tematiche riguardanti la sana alimentazione, atta a dare quel benessere che serve ad appagare il nostro spirito oltre al nostro organismo, discuteremo insieme nelle pagine del sito e negli incontri che terremo in avanti con la collaborazione di esperti e operatori del settore.
Affinché l’appagamento sia totale, però’, occorre saper abbinare e proporre nel modo corretto le varie portate cercando di valorizzarle con l’abbinamento di un vino adeguato.
Sono questi i primi argomenti che tratteremo di seguito, l’ordine corretto delle portate che compongono il nostro menu giornaliero e la scelta del vino giusto. Non sempre tutto ciò proponibile nelle nostre diete giornaliere, vuoi per il costo elevato di alcuni vini vuoi per l’impossibilità di reperire alcuni vini extra-regionali. Naturalmente il nostro consiglio è quello di privilegiare i prodotti a carattere strettamente biologico e, per fortuna, sono tante le aziende che si avvicinano con convinzione a questa pratica. Nel nostro percorso gastronomico andremo a conoscere e a farvi conoscere prodotti e produttori biologici e le tecniche utilizzate per produrre con questa tecnica quanto di buono il mercato ci offre.
Ordine da rispettare per la compilazione del menu
Servire i piatti che compongono il nostro menu nell’ordine che vi proponiamo e molto importante per il soddisfacimento totale del nostro palato. La regola è quella di servire per primo i piatti dal gusto leggero e delicato proseguendo, poi, in maniera graduale con le altre portate.
Antipasti: Servono per stuzzicare l’appetito, dovrebbero essere serviti solo a pranzo, a cena solo in sostituzione del primo piatto. Si dividono in caldi e freddi, nell’ordine vanno serviti prima i freddi magri e poi quelli caldi, quelli a base e di pesce prima degli altri. Per il loro servizio si usano prevalentemente posate a dessert e piatti a dessert.
Minestre in brodo: Comprendono tutte quelle preparazioni tipo: Consommè, creme, vellutate, zuppe e minestroni. Si servono per lo più alla sera ed aprono il menu. Vanno serviti tutti nel piatto fondo sorretti da un piatto piano ad eccezione Dei consommè i quali andranno serviti in tazza a due manici sorretta da Una sottotazza posta su un piatto piano e con cucchiaio a dessert.
Minestre asciutte: Si intendono con questa definizione tutti quei primi piatti composti da farinacei in genere conditi con sughi e salse. I risotti non appartengono a questa definizione e pertanto in un menu vengono serviti prima dei farinacei. Si servono per lo più a pranzo e nei piatti piani.
Uova: Si servono nelle varie preparazioni dopo le minestre specie quando sostituiscono il secondo.
Pesci: Vengono serviti prima tutte quelle preparazioni fredde seguendo l’ordine seguente: Molluschi, crostacei, ed infine pesce. Si servono con le apposite posate e su piatti piani.
Carni: Vengono servite sempre dopo il pesce con il seguente ordine: Carni bianche (pollo, coniglio, e animali da cortile, selvaggina da pelo e da piuma), carni rosse (manzo, bue ecc.). Si servono per prima le preparazioni fredde e poi quelle calde nei piatti piani e con posate a carne.
Legumi e verdure: Vengono abbinati ai vari piatti sia come guarnizione che come contorno; accompagnano sempre piatti caldi.
Formaggi: Si servono sempre dopo i secondi piatti e prima dei dessert ma non sono dei dessert anche se si servono con posate a dessert e su piattino a dessert. Si distinguono in base ad una classificazione specifica (freschi, a pasta molle o Dura, stagionati, erborinati ecc.)
Dessert: Si servono sempre alla fine del pranzo e comprendono:
dolci: Vanno serviti a seconda delle occasioni e comprendono preparazioni vari di pasticceria;
gelati: Variano nella qualità e nei gusti e caratterizzano la stagione calda;
frutta: Da servire sia fresca al naturale che nelle varie elaborazioni nonché secca. Chiude sempre il pranzo anche se nelle nostre abitudini non è proprio così. Per quanto riguarda la scelta del vino giusto vi rimandiamo alla pagina dell’abbinamento Cibo-vino.