Un giorno da ricordare, l'ITC intitolata ad Antonino Calabretta

Soverato – Un giorno da ricordare per l’ITC e per la città

“Un giorno da ricordare”, si leggeva così sulla parete della sala convegni dell’Istituto tecnico commerciale di Soverato, e così è stato.
Un atto dovuto, un riconoscimento giusto alla figura di un uomo che vide nel ruolo delle scuole la chiave per la crescita della città e che fece della politica uno strumento al servizio dei cittadini: Antonino Calabretta, sindaco di Soverato negli anni 1956-1967, 1970 -79, 1983-84.
L’ITC da oggi è a lui intitolato per volontà del dirigente scolastico Nicola Limardo e del Collegio dei docenti, volontà subito condivisa dall’Amministrazione comunale, che in soli tre mesi ha approntato l’iter necessario.
Ed in una sala gremita di autorità civili, militari, religiose, semplici cittadini, sindaci del comprensorio, docenti, genitori e studenti, e, naturalmente, i familiari dell’indimenticabile sindaco, introdotta dalla professoressa Sandra Tassoni, ha avuto inizio la cerimonia.
Il parroco Don Italo Sammarro, ricordando che Antonino Calabretta fu uomo (), ha benedetto il nuovo labaro della scuola; quindi la parola al dirigente scolastico che palesemente emozionato ha definito () la giornata ed ha ringraziato il sindaco Raffaele Mancini e la sua Giunta per aver subito condiviso l’intitolazione della scuola ad un personaggio prestigioso, ().
E mentre Limardo stava per concludere il suo intervento, a sorpresa ha fatto il suo ingresso il neo eletto Presidente della Giunte regionale, Agazio Loiero, che più tardi preciserà che la sua partecipazione è stata legata a motivi affettivi verso la figura di Antonino.
Breve, ma significativo l’intervento del sindaco Mancini, il quale ha sottolineato che l’Amministrazione comunale ha subito riconosciuto il valore dell’iniziativa d’intitolazione dell’Itc ad un uomo che ha saputo essere ().
Il dirigente scolastico regionale Mercurio è stato rappresentato dal dottore Giovanni Coluccio, che, affermando che (), ha invitato la scuola a proseguire sulla strada intrapresa.
È toccato ad un decano dell’ITC, il professore Domenico Corigliano, che assieme ai professori Giovanni Greco e Vincenzo Guarna e con la collaborazione del giornalista Fabio Guarna ha prodotto il libretto “Corsi, percorsi e discorsi”, sulla storia dell’istituto e sulla biografia di Antonino Calabretta, sintetizzare la lunga storia della scuola.
E lo ha fatto chiaramente emozionato, ricordando quanti non ci sono più, 47 anni di storia, dal 58, anno in cui nasce a Soverato la Ragioneria, come sezione staccata del “Grimaldi” di Catanzaro, ad oggi, passando per l’anno dell’autonomia, il 62, a quello dell’inaugurazione dell’attuale sede, il 71.
Calabretta volle questa scuola, come tutte le altre superiori della città, secondo il suo disegno di fare di Soverato un centro di studi ed un punto di riferimento per il comprensorio.
Tutti sanno che grazie a Calabretta a Soverato sorge il I istituto alberghiero della Calabria, avendo egli intuito il valore degli indirizzi professionali ai fini occupazionali.
Il POF dell’ITC è stato illustrato dal professore Giovanni Greco, che ha evidenziato la crescita della classe docente e lo sforzo innovativo della scuola, ora tra le più qualificate della regione.
Dopo i saluti degli studenti Giuseppe Mantello e Daniela Iozzo che hanno anche spiegato lo svolgimento in contemporanea della giornata della creatività studentesca, l’inatteso presidente Agazio Loiero ha così definito Antonino Calabretta: ().
Commosso, nonostante lo sforzo di far prevalere la sua verve ironica, l’intervento di Vincenzo Guarna, già preside e docente dell’ITC, che ha confidato al pubblico di avere (), circostanziata la relazione di uno dei più stretti collaboratori ed amici di Calabretta, il preside Gerardo Pagano, che ne ha tratteggiato le capacità umane e politiche.
(), ha detto fra l’altro Pagano, dopo aver ribadito la passione per la politica e l’amore per, Soverato, che spinsero il sindaco a fare della crescita della città lo scopo della sua azione.
Dopo i significativi contributi al dibattito da parte del dottor Antonio Anzani e del senatore Nuccio Iovene, ha chiuso alla grande l’onorevole Rosario Chiriano.
Chiriano ha fatto emergere la personalità di un uomo ().
Personaggio o persona? Si è chiesto Chiriano, concludendo ()
Brevissimo ma intenso di commozione il grazie della signora Maddalena, vedova di Antonino, e del figlio Gianni, che hanno parlato a nome di tutta la famiglia Calabretta.
Un annullo filatelico ricorderà la giornata

Viviana Santoro (Fonte: il Quotidiano della Calabria)

Antonino Calabretta nasce a Soverato il 9 -11- 1912, nel 27 interrompe gli studi a Firenze ed inizia a lavorare sostituendo il padre malato.
Dirige gli uffici postali di Soverato, Latina, Oristano e Lamezia terme, nel 47 sposa Maddalena Paolillo da cui avrà 5 figli.
Nell’immediato dopoguerra fonda il Partito Popolare e poi al Democrazia cristiana di Soverato, seguendola linea di Giorgio La Pira.
Per la prima volta eletto sindaco nel 56, poi nel 60, nel 64, nel 70, nel 74 e nell’84.
Nelle elezioni politiche del 68, con la DC, consegue 21mila preferenze
Nell’84 assieme a tutti i sindaci della regione accoglierà papa Wojtila in Calabria.
Presidente Ex allievi salesiani, fu l’artefice della crescita e dello sviluppo di Soverato, che da piccolo borgo di 3 mila abitanti nel 56, arrivò a 10milanell’80.
Muore il 5 aprile 1992

Viviana Santoro (Fonte: il Quotidiano della Calabria)

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