Soverato – “Le dichiarazioni che sento dopo le regionali, danno da pensare. Le concittadine, e i concittadini che vogliono partecipare al dibattito politico nel comprensorio di Soverato, visti i risultati, è giusto che partecipino ad un confronto approfondito e positivo per il futuro.
Nessuna valutazione approssimativa è più possibile, con la conseguenza inevitabile di un ulteriore aggravamento della crisi politica in cui si trova il territorio e ogni effetto negativo sull’economia, la cultura e l’organizzazione della nostra comunità che deve invece trovare in fretta una buona idea di sviluppo e di crescita”.
Comincia così l’analisi del voto di Franco Caruso, dirigente regionale della Margherita e coordinatore dei circoli del partito di Marini a Soverato. Caruso promette di stare in campo per le prossime politiche e amministrative del 2006.
“Gli errori dei candidati dei movimenti – prosegue – e dei partiti, presenti nelle recenti consultazioni regionali, risultano determinati da una insufficiente impostazione politica e hanno permesso un nuovo “sacco” della Città, e del comprensorio.
Tante energie sono state spese a vantaggio, non di idee e programmi, ma di astuti candidati; senza alcun ritorno neppure futuro, per la nostra Città, che rischia di restare ancora una volta ai margini della politica che conta e delle buone programmazioni di sviluppo”.
I più votati sono stati due Soveratesi: Calabretta e Mancini. Sono state affermazioni personali, non politiche, da spendere per la Città. Ed è giusto discuterne approfonditamente, con ogni conseguente responsabilità. Calabretta non ha partecipato ad un autentico progetto politico per la Calabria e il Soveratese. La sua buona presenza nel territorio è servita soltanto, a recuperare per la lista, quanti più voti possibile per superare lo sbarramento del quattro per cento e per giovare soltanto ad altri candidati: uno dei comunisti italiani e uno di Italia dei valori. Ha giovato ad altri collegi grazie al meccanismo dei quorum. Va rilevato ancora che non è stata possibile l’elezione in Consiglio di La Torre, che per eccessiva distrazione, non risulta così legittimato alla leadership del progetto unitario del movimento. Passando invece a Mancini, devo rilevare che il Sindaco di Soverato è stato costretto a darsi da fare per il suo partito, considerata la presenza scontata in lista del Consigliere Regionale uscente, super-attivo nel collegio e la candidatura di un altro sindaco decisamente sostenuto dalla più forte componente interna ad An che intendeva dare una prova della sua presenza in vista delle prossime politiche. Sicchè non avrebbe dovuto candidarsi, proprio per difendere il suo territorio, che ora risulta a livello provinciale e regionale, più debole per mancanza di autentica rappresentatività”.
Come analizza complessivamente il voto a Soverato?
I numeri dimostrano che il centro-destra a Soverato è ancora vincente nei confronti del centro-sinistra. È l’analisi che faccio che con impegno e partecipazione di tutti deve portare a giuste e concrete decisioni, programmazioni, progetti, con buona organizzazione politica, in vista delle prossime elezioni politiche e comunali”.
Ha qualche proposta?
Innanzitutto bisogna convincersi che senza partecipare ad un progetto politico chiaro e concreto valido per tutta la Regione, la Provincia e il Paese, nessuna presenza politica può risultare effettivamente significativa, capace di determinare sviluppo anche nella propria comunità. I partiti e i movimenti, è ormai più evidente che nel passato, con il loro impegno, le idealità che propongono, le programmazioni che presentano, costituiscono la vera forza di ogni rappresentanza politica in ogni parte del territorio. È evidente che le autentiche leaderships locali devono concorrere a processi di formazione ed elaborazione più generale, con significativa presenza e rappresentatività, pena la mancanza di attenzione per le rispettive comunità. Questa è politica, ogni altra cosa, aiuta al massimo ad una buona presenza sociale o a soddisfare passeggere ambizioni personali. In questo senso Soverato sembra registrare una nuova crisi politica amministrativa con responsabilità dei partiti e dei movimenti locali. Per quanto mi spetta, sono pronto a lavorare perché questo non accada più nel futuro. Da subito sono disponibile ad incontri, dibattiti, con quante più persone forti e di buona volontà è possibile ritrovarsi, per recuperare l’identità della nostra comunità e del territorio ed elaborare un progetto di sviluppo, che riscoprendo le nostre vocazioni e potenzialità, faccia partecipare uomini e donne di tutte le età, con le loro migliori capacità e competenze, che sono davvero tante, rinnovando così la politica e l’Amministrazione di Soverato e del comprensorio, all’interno del grande disegno Provinciale, Regionale e Nazionale dell’Unione, che porta un messaggio vincente.
Come intende promuovere questo progetto?
Innanzitutto attraverso un’intesa con i partiti e i movimenti che si ritrovano nell'”Unione Ulivo e insieme a quanti ispirandosi alle idealità politiche e programmatiche dell’Unione Ulivo, sono disponibili a discutere, partecipare, fare squadra e buona organizzazione politica, per un disegno ambizioso e concreto, sostenuto dalla passione di quanti più è possibile, per realizzare sviluppo sociale – economico – culturale.
Fabio Guarna (Fonte: il Quotidiano della Calabria)