Soverato – A mali estremi, estremi rimedi. Piero Fazzari consigliere comunale di Pedalando Volare diffida il primo cittadino e i componenti la Giunta Municipale a revocare in sede di autotutela la delibera di G.M. n. 79 del 22.04.2005. La decisione di Fazzari è maturata dopo che egli ha osservato nessun riscontro in merito alla lettera firmata dai consiglieri di minoranza ed inviata al sindaco qualche giorno addietro affinché rivedesse la sua decisione di mutare l’intitolazione di una piazza a Giacomo Matteotti per destinarla a Domenico Caminiti, storico locale, universalmente riconosciuto come personaggio meritevole di dare nome ad un sito locale. Si legge nella diffida, consegnata agli organi di stampa e indirizzata al sindaco di Soverato, agli assessori, al segretario generale e trasmessa per conoscenza, al Prefetto di Catanzaro: “Il sottoscritto Piero Fazzari, capogruppo consiliare di “Pedalando Volare”, richiamata la nota del 9 maggio scorso, con la quale, unitamente ad altri Consiglieri Comunali, chiedeva di revocare la delibera citata in oggetto affinché la città continuasse a ricordare l’esempio di Giacomo Matteotti, fiero oppositore della dittatura fascista; richiamato altresì il passo di detta nota in cui, comunque, chiedeva di revocare la delibera in autotutela nel caso in cui non fosse stato seguito l’iter previsto dalla legislazione vigente;
avendo appreso da notizie di stampa che il Sindaco non intende recedere; rilevato: che la materia della modifica della titolazione delle vie e delle piazze è disciplinata dalla legge 17 aprile 1925 n. 473; che detta legge dispone venga preventivamente acquisita la positiva valutazione della competente soprintendenza per i beni culturali e ambientali; che dall’esame della citata delibera non è dato riscontrare l’acquisizione di detta positiva valutazione; ritenuto che per quanto detto la delibera è viziata da palese illegittimità; formalmente invita e diffida il signor Sindaco e i signori Componenti la Giunta Municipale a revocare, in sede di autotutela, la delibera di G.M. n. 79 del 22.04.2005”. In merito a quanto sta avvenendo Piero Fazzari non manca di citare un autorevole precedente in materia. Si tratta di una vicenda datata 1994 che riguardò l’amministrazione comunale di Roma. In quell’occasione la giunta dell’epoca aveva ritenuto di intitolare una via lungo il Tevere a Federico Fellini. Per farlo avrebbe dovuto rimuovere l’intitolazione della stessa a Michelangelo ma la Soprintendenza si oppose. A nulla valse in seguito il ricorso a tar e consiglio di Stato da parte dell”amministrazione Comunale di Roma. Gli organi di giustizia amministrativa infatti, confermarono la decisione della soprintendenza e Michelangelo restò il titolare del viale.
Fabio Guarna (Fonte: il Quotidiano della Calabria)