Soverato – Un intero quartiere si è chiesto per tanto tempo perché l’arredamento urbano di un viale stava per essere cancellato. Un viale che dopo un articolo del 1996 di Vincenzo Guarna era diventato comunemente e ironicamente noto come via Tubarisc per i suoi sedili realizzati con tubi e che fece molto discutere in merito al suo stile architettonico. E nel momento in cui a Soverato si discute di intitolazione di via e Piazze quella che nel linguaggio comune era diventata Via Tubarisc ora ha cambiato stile, dopo il rifacimento voluto dall’attuale amministrazione. Ma Via Tubarisc resterà Via Tubarisc anche se ha cambiato stile? Se lo chiedono in tanti e c’è qualche maligno che tenta di inventarsi altri nomi. Via Tubarisc risale al 1996, ma sarebbe, a questo punto meglio chiamarla Viale Aldo Moro, con il suo vero nome. Fu una di quelle vie che insieme a tante altre nuove opere pubbliche furono messe in campo, all’epoca, dall’Amministrazione di Pedalando Volare. Il volto della città in quegli anni fu rivoluzionato. Forse, almeno per lo stile, Viale Aldo Moro non fu uno degli elaborati migliori, a giudizio di tanti. Ma quella via ancora oggi viene riconosciuta col nome di Via Tubarisc. Chissà per quanto ancora? Nel 2004 infatti, via Tubarisc con l’Amministrazione Mancini è tornata alla ribalta. Il primo cittadino con la sua giunta ha deciso di abbatterla e rifarla a nuovo. Detto fatto. Una delle ragioni è stata probabilmente quella di renderla più bella bonificando contemporaneamente il sottosuolo. Insomma- come ha più volte ribadito il primo cittadino – l’intervento ha avuto carattere estetico non meno che igienico/sanitario. Quest’ultima ragione – a dire il vero – non ha convinto molti, specie i suoi avversari. Distruggere Via Tubarisc e rifarla ex novo è costato tanto (più di un milione di euro). Forse sarebbe bastato fare qualche modifica: ad esempio rimuovere i tubi eccedenti sostituendoli con delle panchine meno ingombranti.
Fabio Guarna (Fonte: il Quotidiano della Calabria)