ALL’ATTENZIONE DELLA CITTADINANZA IL DOCUMENTO DI GIANNI CALABRETTA
Le varianti al P.r. di Soverato somigliano un po’ a certi corsi d’acqua che scompaiono per qualche tempo senza motivo per riaffiorare inaspettate non si sa quando.
Da quasi 4 mesi quelle varianti sembravano entrate in letargo. Non se ne parlava più – Ed ecco che senza alcun preavviso sono ora riaffiorate più vive che mai. Non poteva essere diversamente. Il P.r. è, infatti, quel vitale strumento che decide l’assetto urbanistico d’una città. E perciò l’esistenza stessa di chi vi abita. Il motivo di questo risvegliato interesse verso il P.r. è dovuto ad un documento presentato all’assessore regionale all’urbanistica dall’Ing. Calabretta, non dimenticato sindaco della nostra città per otto anni e da Piero Fazzari consigliere comunale. Mi sto ancora chiedendo come mai quelle cinque pagine non siano state sottoscritte dai rappresentanti dei partiti di opposizione. Il documento è articolato in quattro punti. 1) Inammissibilità della Variante generale al P.r. in quanto Variante non limitata ad opere pubbliche o di interesse pubblico o a interventi inclusi in strumenti di programmazione negoziata. 2) Illegittimità della delibera di esame delle osservazioni adottate dai Commissari ad acta senza che prima fosse stato dichiarato il permanere delle cause di incompatibilità del Consiglio comunale. 3) Contrasto delle previsione della Variante al P.r. con i principi e gli obiettivi generali della pianificazione territoriale urbanistica così come definiti dalla legge regionale. 4) Contraddittorietà e incongruenze dei pareri espressi sulle osservazioni.
Ognuno di questi punti è stato analizzato e corredato da una serie di dati che lasciano poco spazio a inconcludenti bla, bla, bla. Sono citati fatti precisi e i fatti sono argomenti testardi. Ieri ho poi letto la risposta del sindaco a questo documento e ho dovuto con sorpresa constatare che il nostro primo cittadino ha avuto tanta fretta di rispondere che ha dimenticato di leggerlo. Non servono polemiche. Occorrono validi argomenti, suffragati da fatti, per convincerci, per es., che una mezza dozzina di alberghi sparpagliati tra via S.Giovanni Bosco e via Cristoforo Colombo serviranno a risolvere i problemi turistici ed occupazionali di Soverato. È più realistico, invece, pensare che serviranno solo a compromettere definitivamente quel poco che resta del già dilapidato centro storico. Una vera catastrofe ambientale. Il sindaco non perde poi occasione per ripetere che lui non permetterà che quegli alberghi vengano trasformati in appartamenti. Com’è successo in passato con altri alberghi. Come lo impedirà? Chi può impedire ad un operatore turistico che ha investito i suoi soldi in una attività risultata economicamente sbagliata a dimetterla? Ci siamo dopotutto domandati perché gli alberghi di cui parla il sindaco sono stati trasformati in appartamenti? Ci sarà stato un motivo. Perché il sindaco non prova a spiegarcelo? La semplice verità è forse che Soverato non è un paese a vocazione turistica come continuiamo a voler credere. Forse questa della “vocazione turistica” è solo una leggenda metropolitana. E prima la sfatiamo meglio è per tutti. Conviene, perciò, pensare ad altro. Per finire vorrei aggiungere che il nostro sindaco ha fatto una bella scoperta. Ha scoperto che “l’intento di Calabretta è di far bocciare la variante al P.r.”. È forse la scoperta del secolo. Perché non prova a brevettarla?
Adriano Pecci