COMUNICATO STAMPA
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LINEA FERROVIARIA IONICA E SOPPRESSIONE FERMATE: IOVENE,
RIVEDERE LA POLITICA DI TRENITALIA IN CALABRIA
Interrogazione a risposta scritta
Iovene. – Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – Premesso:
– che in Calabria, e soprattutto sulla linea ionica, numerose sono state in questi anni le soppressioni sia di treni a lunga percorrenza che di quelli locali senza tenere conto dei bisogni e delle esigenze delle popolazioni e dei territori;
– che i trasporti ferroviari in Calabria mantengono ancora oggi un’assoluta importanza sia per le varie esigenze dei cittadini che per lo sviluppo e l’economia dei territori;
– che con le scelte compiute nel settore dei trasporti si mortifica il Mezzogiorno e si rende sempre più marginale la Calabria, soprattutto nel suo versante ionico;
– che in Calabria c’è forte preoccupazione per il progressivo depauperamento della linea ferroviaria ionica tanto che nel corso degli ultimi anni si stati numerosi gli incontri e le iniziative da parte dei cittadini, amministratori locali e comitati per la difesa ed il potenziamento della linea ferroviaria ionica;
– che con l’entrata in vigore dell’orario estivo Trenitalia ed Rfi (Rete ferroviaria italiana) hanno deciso la cancellazione di alcune fermate dei treni a carattere regionale lungo la linea ionica catanzarese con la conseguente chiusura di molte stazioni lungo la linea (Squillace, Montepaone, S. Andrea J., Badolato, S. Caterina J, Guardavalle);
– che la soppressione delle fermate ha riguardato nella tratta Catanzaro Lido – Reggio Calabria i seguenti treni regionali: 34839, 8529, 35013, 34817, 34775, 34833, 34753; e nella tratta Reggio Calabria – Catanzaro Lido i seguenti treni: 34838, 34842, 12714, 8532, 34846, 34848, 35012, 34750, 34836, 35018;
– che tale soppressione comporta notevoli disagi ai cittadini della zona nel raggiungere il capoluogo di Regione, Catanzaro, Lamezia Terme e i treni a lunga percorrenza. Per fare un esempio il treno per Lamezia Terme da Soverato parte alle ore 9.10 e arriva alle ore 11.07, l’Eurostar (treno 9384)per Roma parte da Lamezia alle ore 11.04;
– che tale decisione priva di un servizio di enorme utilità i comuni costieri e montani della fascia ionica calabrese in pieno periodo turistico, nonché le migliaia di turisti che ogni anno raggiungono Squillace, S. Andrea J., Montepaone, Badolato, S. Caterina J., Guardavalle in provincia di Catanzaro e le vicine località di villeggiatura, tutte zone ad alta vocazione turistica;
– che risulta allo scrivente che non sono stati attivati collegamenti sostitutivi su gomma;
considerato
– che la linea ferroviaria ionica decretata nel 1862, un anno dopo l’Unità d’Italia, fu la prima ferrovia della Calabria;
– che già nel 1864 aprirono i primi cantieri, nel 1867 entrarono in servizio i primi treni e nel 1890, attraverso la diramazione Metaponto-Battipaglia, si misero in comunicazione la Calabria (e la Sicilia) con Napoli, Roma ed il nord d’Italia;
– che la linea ferroviaria ionica oltre che mezzo di comunicazione importante per l’intera regione, anche perché la linea tirrenica è stata costruita parecchio tempo dopo, rappresentò un grande fattore di sviluppo per le coste dell’antica Magna Grecia;
– che già dalla metà degli anni ottanta anziché provvedere all’elettrificazione complessiva ed al raddoppio dei binari, per ammodernare una linea ferroviaria ormai centenaria, le Ferrovie dello Stato optarono per il lento e graduale impoverimento della ferrovia ionica;
– che la zona ionica meridionale della Calabria ha un bacino di utenza superiore ai 300.000 abitanti e da anni è mal collegata al resto d’Italia;
– che il mancato collegamento ferroviario con la fascia ionica calabrese oltre ad arrecare un danno alle popolazioni residenti arreca un danno agli operatori turistici della zona;
– che da anni il servizio offerto da Trenitalia nella zona ionica calabrese è carente con continue soppressioni di servizi, ritardi alcune volte incalcolabili, carrozze non adeguate, stazioni chiuse;
– che i continui cambi di orario, la soppressione di treni e la cancellazione di alcune fermate creano numerosi problemi ai viaggiatori sia pendolari che occasionali;
– che occorre che tutte le parti in causa collaborino al fine di mettere in atto una concreta politica dei trasporti in grado di garantire un sistema di mobilità integrata;
si chiede di sapere
– se non si ritenga la scelta di Trenitalia di cancellare alcune fermate dei treni a carattere regionale lungo la linea ionica catanzarese con la conseguente chiusura di molte stazioni lungo la linea (Squillace, Montepaone, S. Andrea J., Badolato, S. Caterina J, Guardavalle) proprio durante il periodo estivo una scelta sbagliata;
– quali iniziative si intendono mettere in atto al fine di far recedere la società Trenitalia dalla decisione adottata e ripristinare le fermate soppresse;
– quali iniziative si intendono mettere in atto affinché la società Trenitalia garantisca un servizio adeguato tenendo conto anche delle caratteristiche di quella particolare area geografica, la vastità dell’utenza, la condizione socio-economica e il periodo estivo.