Sono tante le testimonianze che abbiamo ricevuto e che continuiamo a ricevere in memoria di Vincenzo Guarna. Le stiamo raccogliendo, conservando e apprezzando e di ciò ve ne siamo grati. Quella che segue ci è giunta da Gerardo Pagano ed è stata letta dallo storico preside del liceo scientifico di Soverato durante un convegno dell’Università della terza età.
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Non vi posso nascondere che, entrando in questa sala, ho provato un moto di commozione al ricordo del fatto che qualche mese fa qui ho preso la parola subito dopo l’amico Enzo Guarna, che ci ha da poco lasciati . Ho sempre ammirato e stimato la sua intelligenza vivace, acuta, aperta, animata di arguta ironia nel leggere i fatti della cultura come quelli della vita quotidiana. La sua competente padronanza della storia letteraria, soprattutto della letteratura italiana del Novecento, era sostenuta da una memoria prodigiosa che gli consentiva di citare con estrema facilità testi lunghi e complessi e di elaborarne la esegesi accurata e profonda. Le vicende personali e professionali lo portarono ad insegnare negli istituti magistrali, nei licei classici, negli istituti tecnici, in questo istituto, dove ci conoscemmo quasi quarant’anni fa, e a dirigere istituti tecnici e professionali. Certamente aveva i titoli e la competenza per tenere una cattedra universitaria. Dopo una lunghissima carriera scolastica, gli ultimi trent’anni di presidenza, il 31 agosto 2002 andò in pensione, ma a Soverato nessuna istituzione rappresentativa della comunità pensò di fargli omaggio di qualche riconoscimento per il contributo dato alla crescita della città e del comprensorio attraverso il lavoro di educazione e culturale svolto con passione e intelligenza. Mi auguro che Fabio riesca a tirar fuori dal cassetto in cui sono confinati gli scritti e gli appunti di Enzo perchè abbiano la diffusione e il consenso che meritano. E perchè possiamo, quelli che lo abbiamo stimato, continuare ad averlo come compagno di viaggio.
Gerardo Pagano