Piccolo vademecum per l’acquisto intelligente
I negozi della cittadina
presi di mira dai catanzaresi
per lo shopping del weekend
Soverato, città di mare, di servizi e di shopping. In quest’ultimo caso sono in genere gli abitanti del comprensorio ad essere i protagonisti.
A loro si aggiungono i soliti catanzaresi, sempre attenti a non mancare l’appuntamento del weekend fuori dalle mura, per acquistare qualcosa (dal vestito allo swatch, dal gioiello al telefonino ultima
generazione etc.). Ma quanti sono invece i soveratesi che fanno shopping nella propria città e contribuiscono a riempire le casse dei compaesani commercianti? In linea generale una percentuale non molto alta. Le ragioni sono principalmente psicologiche. Per molti lo shopping rappresenta un modo di evadere dalle abitudini quotidiane: una distrazione che pesa sul portafoglio.
E così si scopre che una buona parte delle spese annue delle famiglie soveratesi andrebbero annotate alla voce “shopping”. Acquisti effettuati in genere nei centri commerciali più vicini o addirittura
fuori provincia. Ad allontanare dai negozi della cittadina jonica, però, commenta qualcuno non sembrerebbe soltanto la voglia di evadere o
distrarsi. Cineserie a parte i prezzi rispetto ad altre zone, a Soverato, sembrerebbero aver subito più di altre realtà l’effetto del caro euro,
lievitando oltre una certa misura. Ed allora i soveratesi per risparmiare cosa dovranno fare? Andare a caccia del negozio meno caro o
mettersi al riparo dal c.d. effetto “Ulisse” ossia la tentazione di fare qualcosa di cui dopo ci si di debba pentire? Nel secondo caso basterebbe seguire alcuni suggerimenti: non acquistare impulsivamente, evitare l’usa e getta e soprattutto tentare di ricordare se quel prodotto è veramente utile acquistarlo. Una
riflessione invece è utile per coloro che pensano che per risparmiare bisognerebbe buttarsi in analisi di mercato a 360°. Una decisione che comporterebbe non poco in termini di consumo di carburante. Occorrerebbe infatti circolare parecchio per comparare i prezzi di un determinato bene a Lamezia, a Catanzaro etc.. E non è detto che poi non si venga a scoprire che Soverato in effetti sia meno
caro di quel che si pensa. Intanto la voglia di “shopping”, a quanto pare non diminuisce. E il reddito delle famiglie si riduce.
Fabio Guarna (Fonte: il Quotidiano della Calabria)