Soverato – Ma se tutti dichiarano di essere con Rombolà perché si continua a parlare di “spaccature a sinistra”? Quali sono le diverse vedute fra le formazioni alleate del centrosinistra? Sono gli interrogativi più ricorrenti ai quali sembra difficile dare risposte anche perché i politici soveratesi decise prese di posizione, in merito, non sembrano volerle assumere. Eccezion fatta per i socialisti di Pietro Melia che hanno più volte ribadito la loro volontà a proseguire nel cammino intrapreso insieme all’Unione progetto per Soverato, a condizione che al momento del varo della lista i candidati socialisti siano decisi solo ed esclusivamente dai socialisti.
Esisterebbe allora, ma si tratta di un’ipotesi che circola a fasi alterne con maggiore o minore insistenza, una differenza di vedute fra l’anima “movimentista” dell’Unione progetto per Soverato e quella “partitica”. Che paroloni! Facili da capire per gli addetti ai lavori ma un po’ meno per il cittadino medio in genere distante dalla politica. Quel cittadino su cui l’anima “movimentista” sembra puntare quando sostiene che il soggetto politico “Unione progetto per Soverato” deve sforzarsi a coinvolgere nella stesura del programma. Un progetto che deve essere presentato agli elettori non come cartello elettorale nato dall’intesa di più formazioni politiche ma come frutto di un’azione collettiva comune in cui ciascuno riesca a riconoscersi nell’altro, pur rispettando le differenze. È un po’ quello che accade nelle socialdemocrazie europee, quelle scandinave ad esempio, in cui la coalizione progressista viene riconosciuta per le idee che caratterizzano la sua azione: stato sociale, tutela dell’ambiente, etc. e non per i partiti che la sostengono. Di questa linea ne è testimonianza l’e-mail fatta girare in questi giorni da Tommaso Lupo, il quale scrive “ per chi, come me, condivide le idee di cambiamento proposte da Romano Prodi, far parte di un progetto che metta di nuovo il cittadino al centro delle scelte (come accaduto alle Primarie) È motivo di orgoglio. Per questo È nato “Incontriamoci”, non una community, ma una comunita’ reale che vuole impegnarsi, conoscere, discutere senza i filtri di un sistema mediatico “imbarazzante”. Se ci credi anche tu, registrati, come ho fatto io, su http://www.incontriamoci.romanoprodi.it “ .
Dall’anima movimentista all’anima partitica. Ebbene quest’ultima, è rappresentata dai partiti i cui portavoce sono naturalmente i dirigenti. Essi sostengono che il loro ruolo all’interno della coalizione non può annullarsi in una organizzazione la cui “deriva assemblearista” farebbe perdere i connotati dell’appartenenza ai suoi iscritti. A questo punto viene da chiedersi come dovrebbe manifestarsi questo ruolo. Per adesso più che come contributo di idee, sembra rappresentarsi come indicazione dei candidati. Ne sono testimonianza i fiumi d’inchiostro sull’argomento finiti sui comunicati stampa, spesso dal carattere sibiillino, diramati dai partiti.
Anima “partitica” dunque e “movimentista”, questo è il problema. Una questione che a dire il vero non sembra neanche così grave da generare insanabili contrasti. Caso diverso sarebbe invece se dovessero esserci delle vedute contrapposte sul programma da presentare agli elettori. Pensiamo all’argomento “gestione del territorio”. Una vera e propria lancia da affondare contro l’avversario di centrodestra dopo la decisione della Cur sulla variante al prg. Ma sul punto sembra esserci piena coesione. Sta per essere distribuito, infatti, un opuscolo il cui contenuto è stato condiviso da tutti i componenti de “l’Unione progetto per Soverato” che tratta il tema della “casa”.
Fabio Guarna (Fonte il Quotidiano della Calabria)