Sono trascorsi tre mesi dalla scomparsa di Vincenzo Guarna. Vogliamo ricordarlo attraverso la testimonianza di Pietro Melia pubblicata sull’ultimo numero di Punto e a Capo che di seguito vi riportiamo
Con la morte
di Vincenzo Guarna
è in lutto
la cultura Calabrese
Per anni ho “inseguito” il preside Vincenzo Guarna. Volevo riportarlo alla scrittura. M’interessava e m’intrigava, il suo modo di raccontare, l’ironia nella quale intingeva la penna, la sua conoscenza delle “cose di casa nostra”. Inventò quel viale Tubarisc” (da tubi, ovviamente tradotti dal…russo!) che rimarrà nella storia della nuova “toponomastica” di Soverato. Lo incontravo, puntuale quasi ogni mattina, all’edicola di Domenico Corapi: acquistava giornali ed allegati, le “collane” di libri in offerta (relativa) dei più grandi quotidiani del paese, riviste di largo e modesto interesse. E puntualmente gli chiedevo: Preside, Punto&@Capo aspetta i vostri contributi, di qualunque genere e su qualsiasi argomento. Saranno sempre graditi. E lui, che era di poche parole: vedremo, vedremo. Non senza aver ringraziato per l’attenzione. Trascorrevano mesi. E articoli non ne arrivavano. Finché un giorno Domenico mi consegna una busta gialla. L’ha lasciata il Professore … Fabio, il figlio, che è nostro collaboratore a fasi alterne, quando gli gira, istrione ed ironico quasi quanto il padre, me lo aveva anticipato al telefono: a Papà è forse venuta la voglia di scrivere una storia di Satriano, il paese d’origine, ma stai attento che gli è venuta un po’ lunga… Bene, riposi. Semmai la utilizzeremo in due puntate, in due numeri. E cosi è stato. Orgogliosamente ritirai la busta e orgogliosamente pensai: forse sono state anche le mie insistenze a farlo cedere. E se ha ceduto una volta, chissà che adesso non ci provi gusto… Qualche mese fa chiamo Fabio per sollecitargli una collaborazione professionale. Mi dice che non può, è per strada, diretto al nord, suo papà ricoverato. M’informo delle condizioni, capisco dalla voce di Fabio che la situazione è grave, se non disperata. Il Professore non ce la farà a recuperare. E con lui, intellettuale piuttosto contro che pro, ci lascia un pezzo importante della cultura di questa regione. Ma per me è come se non fosse morto. E ogni mattina, all’appuntamento con l’edicola, m’illudo di poterlo rivedere. Sempre col suo fascio di giornali e riviste, gadget compresi, premurosamente sottobraccio (piemme).
di Pietro Melia
Raramente trovo il tempo per “navigare” senza avere una ricerca precisa da fare, e oggi 16.05.2008, tutto mi aspettavo di trovare su questo “strano” ma utile strumeto di informazione, ma non certamente la triste e tardiva notizia della morte dell’amato Preside Guarna. Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Soverato, anno 1978; io studentessa indiscipliata e un po’ ribelle, lui il Preside, grande Uomo di sconfinata cultura e amorevole comprensione. Anni difficili quelli per un preside ma Lui, a mio giudizio, è stato un grande. GRAZIE Preside Guarna