Non è stato certamente un incontro improntato alla retorica ed alle frasi fatte, quello che la Libera Università Popolare Cassiodoro ha organizzato per ricordare il preside Vincenzo Guarna, scomparso da poco, ma un’esplosione sincera e spontanea di ricordi da parte di chi ha conosciuto l’uomo, il preside, l’amico e lo ha testimoniato nella maniera migliore che si potesse fare: raccontando episodi vissuti assieme, episodi dai quali sono emerse la grande umanità di Guarna, la sua cultura, la sua professionalità e, cosa non certamente facile da incontrare, l’intelligente ironia con la quale dimostrava il suo distacco dalle cose e che lo aiutava a superare le cose brutte della vita.
(), e per completare il suo breve, ma sentito intervento, Grisafi ha ricordato l’intellettuale e l’amico, l’uomo legato a due grandi passioni, la scuola e la famiglia.
Poi il numeroso pubblico di familiari, amici, docenti, molti dell’Alberghiero, l’istituto di Soverato, che sotto al sua dirigenza era diventato un Istituto conosciuto in tutta Italia ed anche all’estero, ha assistito alla proiezione di un filmato riguardante il viaggio d’istruzione fatto dall’Alberghiero a Copenaghen, quando Guarna si esibì davanti al Console ed all’ambasciatore in una performance esilarante, raccontando una delle sue storiche (leggi ironiche ed intelligenti) barzellette.
In quell’occasione Guarna esportò la professionalità degli studenti e dei professori dell’Alberghiero e la gastronomia calabrese, che, assieme al suo senso dell’humor, ebbero un indimenticabile successo.
È toccato a Gerardo Pagano, collega ed amico, tracciare il profilo di Vincenzo Guarna; visibilmente commosso Pagano ha espresso la difficoltà di dire i suoi pensieri su un uomo che resterà sempre nel pensiero di chi l’ha conosciuto,come l’amico, l’uomo dalla cultura vasta ed affinata, il letterato, il poeta, la personalità in cui la cultura è un modo di essere.
Elegia al padre, poesia narrativa, il suo capolavoro in cui attraverso la vita del padre scorre quasi un secolo, il 900, Diario 92-93, gli scritti in prosa, che dimostrano tutta la sua abilità nell’uso della lingua, l’ironia verso tutto e tutti, l’autoironia in cui fu abilissimo fino alla fine, una fine di cui avvertì l’avanzare lento e inarrestabile.
La professoressa Marisa Gualtieri ha letto l’opera più famosa del suo preside. Elegia al padre, ma anche una originale circolare scolastica che l’ironia ed il buon senso del preside fecero un piccolo capolavoro.
Moltissime le testimonianze, ognuna delle quali ha comunicato episodi e ricordi vissuti con l’amato preside, innovatore ante litteram, legato alla famiglia ed al suo lavoro, cultore dell’amicizia, amante dello studio e con una sola terribile debolezza, la sigaretta: Sina Montebello, Domenico Corigliano, Domenico Tirinato, Silvana Montesano, Tonino Brescia, Rodolfo Correale, Carlo Mellea (quest’ultimo ha proposto l’istituzione di una Fondazione Guarna), Nicola Limardo, Maria Palazzo, Ulderico Nisticò, Piero Martelli.Tante testimonianze, tutte personali e diverse ma con un comune denominatore:
Ed il Consiglio d’Istituto dell’Alberghiero – lo ha comunicato il professore Piero Martelli – ha votato una delibera a favore dell’intitolazione della scuola ad Enzo Guarna il preside, prima dell’ITC, poi dell’Alberghiero che ha lasciato un segno indelebile ed un grande vuoto.
Viviana Santoro