Montepaone – Si chiama Anna Madonna ed è l’unica donna presente nella giunta guidata da Massimo Rattà. Si tratta di una conferma alla carica assessorile già svolta con delega ai servizi sociali nel Rattà 1. L’assessore risponde sulle colonne de “Il Quotidiano” subito dopo l’ufficializzazione della sua nomina avvenuta durante il primo consiglio.
“Intanto ringrazio il sindaco Massimo Rattà – dice – per avermi rinnovato la sua fiducia riconfermandomi assessore ed affidandomi la delega ai servizi sociali, settore in cui ho già operato nella precedente amministrazione nonché alle politiche giovanili.
Non nego di sentirmi gratificata dell’incarico che cercherò di svolgere nel migliore dei modi, pur sapendo per l’esperienza già acquisita che la solidarietà, l’attenzione ed il sostegno alle condizioni di diffuso disagio sociale che si avvertono nella nostra popolazione non sempre ci consentono di dare tutte le risposte necessarie”.
Quanta attenzione c’è nella comunità Montepaonese nei confronti delle problematiche sociali?
Molta e mi piace anche rilevare che c’è grande sensibilità ed apertura da parte di tutti i colleghi della maggioranza verso il sociale e i problemi giovanili e credo che questo atteggiamento mi sarà di grande aiuto nell’affrontare bisogni e problemi.
Quali sono i problemi più frequenti che colpiscono i cittadini montepaonesi?
La nostra gente è brava gente che spesso non si limita a chiedere sostegno economico per superare le sue difficoltà ma vorrebbe sentirsi meno sola e considerata nella sua dignità umana.
È sufficiente la macchina comunale per superare le difficoltà che si registrano?
So che non è facile e semplice affrontare e risolvere tutti i problemi. Sono sicura solo del mio impegno che profonderò con tutte le mie energie ad ogni livello, perché senza un’azione sinergica da parte della Regione, della Provincia e del Comune non credo si possano dare risposte adeguate ai problemi che presenta la nostra popolazione.
Il settore dei servizi sociali in genere viene affiancato nella sua opera anche da altre organizzazioni….
Credo molto nel volontariato che non deve restare una questione di elite, ma deve divenire un costume diffuso e permanente nella società, perché senza la solidarietà vera sul piano sociale che si concretizza nella capacità di relazionarsi con gli altri non ci rendiamo davvero utili alla comunità in cui viviamo.
Quali sono i prossimi progetti?
Ho in mente molti progetti che proporrò all’amministrazione comunale al più breve possibile, sui quali, per correttezza, non intendo parlarne nello specifico. Mi limito solo a dire che proporrò l’immediata costituzione della consulta giovanile e della consulta femminile che pur nella loro autonomia interagiscano e collaborino con l’amministrazione comunale ed altri progetti protesi a inquadrare e qualificare meglio la nostra politica sociale.
Fabio Guarna (Il Quotidiano della Calabria)