Favole di Fedro – Libro III – Fabularum Phaedri – liber tertius
La vecchia all’anfora Traduzione libera
TESTO LATINO
Anus iacere vidit epotam amphoram, Adhuc Falerna faece ex testa nobili Odorem quae iucundum late spargeret. Hunc postquam totis avida traxit naribus: “O suavis anima. quale te dicam bonum Antehac fuisse, tales cum sint reliquiae?” Hoc quo pertineat, dicet qui me noverit.
TRADUZIONE LIBERA IN ITALIANO
Una donna anziana vide giacere un’anfora il cui contenuto era stato bevuto, che ancora trasmetteva da lontano dalla nobile terra cotta l’odore piacevole dei residui di Vin di Falerno. Dopo che aspirò con tutte le narici l’odore: “ O che piacevole diffusione! Qual bene dirò io essere stato prima d’ora in te, poiché i residui son tali?” Chi mi avrà conosciuto, dirà a quale scopo ciò miri.