La finanziaria non prevede la tassa di soggiorno

Se già gli amministratori di alcuni Comuni italiani si erano pronunciati sulla volontà di applicare la tassa di soggiorno una volta che questa fosse passata nella finanziaria, oggi le dichiarazioni rilasciate risultano inutili. Infatti la Camera non ha approvato la tassa sul soggiorno che così se ne va dalla manovra finanziaria. Si trattava di un vero e proprio balzello per i turisti che poteva raggiungere i 5 euro per le città di grandi dimensioni. Sarebbe stato, però, anche per i Comuni che ritengono di essere centri di interesse del turismo anche un termometro della loro effettiva vocazione turistica. È il caso, naturalmente di molte cittadine della costa jonica, dove la tassa di soggiorno, una volta messa a regime, avrebbe potuto rimpinguare le casse comunali segnando a seconda delle entrate l’effettivo contributo in termini di presenze che il turismo offre al territorio.

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