NOTA STAMPA DA ASSOCIAZIONE CULTURALE OLIVADESE

Si è svolta ad Olivadi, nello scorso fine settimana, la mostra “Forme di pensieri”, dello scultore sanvitese Vito Coccoglioniti, curata dall’Associazione Culturale Olivadese. La sobrietà e l’eleganza della chiesetta dell’Addolorata hanno rappresentato scenario ideale per le forme lignee di Coccoglioniti, lievi, potenti, suggestive. L’artista sanvitese, attraverso un percorso di studio e di ricerca lungo più di un ventennio, ha raggiunto una capacità ed una compiutezza espressive assai interessanti. Le opere (una quarantina: a rappresentare bene le varie fasi evolutive del percorso artistico dello scultore) prendono dal legno il calore, quasi la carnalità di cosa viva, per raggiungere cifre espressive e stilistiche anche molto ricercate e colte. Pur nell’astrazione di forme stilizzate o nei lavori in cui è più accentuata la ricerca sperimentale, molto forte rimane il legame con il realismo e la quotidianità: il legno infatti tiene saldo il contatto con la terra e la tradizione degli artigiani del legno e degli ebanisti locali (elementi formativi ed ispiratori dell’artista, che ha tratto la passione e i primi rudimenti tecnici nella bottega di ebanista del nonno prima e poi del padre). L’autore e gli organizzatori hanno accolto il pubblico con garbo e disponibilità, pronti a soddisfare le curiosità ed i molteplici spunti che le opere hanno stimolato. Nei tre giorni di durata dell’esposizione, oltre 500 visitatori, provenienti dai paesi del circondario e non solo, hanno affollato la chiesetta dell’Addolorata ad Olivadi per ammirare le sculture di Vito Coccoglioniti.
Prosegue quindi con un altro importante riscontro la rassegna d’arte contemporanea “In…mostra” e, più in generale, l’azione intrapresa in questi mesi dall’Associazione Culturale Olivadese. Sin dall’inizio dell’anno, numerose sono state le iniziative proposte con successo, in ambiti diversi. Dalla produzione dello spettacolo teatrale “Assurdo a Sud” (ispirato ad un drammatico episodio della storia olivadese), di cui sono in preperazione anche un DVD e la pubblicazione del testo, all’edizione del volumetto su ”Ruralità e sapienza popolare”, alla riscoperta ed alla valorizzazione del tipico “Pana ‘e majiu”, fino alla prestigiosa opera di Luigi Fusto sul Catasto Onciario, di recente presentata al pubblico; tutto questo per dare concretezza e sostanza ad uno degli obiettivi di fondo dell’Associazione: rappresentare per il territorio un momento di dinamismo e di sollecitazione culturale, capace di spaziare fra le molteplici forme espressive ed in grado di preservare e rafforzare tutto quanto attiene alla riscoperta ed al consolidamento della nostra memoria storica e dell’identità culturale della nostra terra. Il presidente Loiero, intervenendo la scorsa settimana alla presentazione del Catasto Onciario, ha opportunamente evidenziato che azioni di questo genere costituiscono un antidoto forte contro la perdita dell’identità culturale più autentica, uniche vere armi per arrestare l’impoverimento e lo spopolamento delle aree interne della Calabria.
Va notato infatti che proposte culturali serie e qualitativamente interessanti – sostiene uno dei componenti del Direttivo dell’Associazione – rappresentano uno stimolo essenziale che il pubblico, con una partecipazione sempre numerosa ed attenta, dimostra di cogliere ed apprezzare.
Associazione Culturale Olivadese