Catilinarie (Traduzione libera in Italiano) Liber II, 20

TESTO LATINO

Tertium genus est aetate iam adfectum, sed tamen exercitatione robustum; quo ex genere iste est Manlius, cui nunc Catilina succedit. Hi sunt homines ex iis coloniis, quas Sulla constituit; quas ego universas civium esse optimorum et fortissimorum virorum sentio, sed tamen ii sunt coloni, qui se in insperatis ac repentinis pecuniis sumptuosius insolentiusque iactarunt. Hi dum aedificant tamquam beati, dum praediis lectis, familiis magnis, conviviis apparatis delectantur, in tantum aes alienum inciderunt, ut, si salvi esse velint, Sulla sit iis ab inferis excitandus; qui etiam non nullos agrestis homines tenues atque egentes in eandem illam spem rapinarum veterum impulerunt. Quos ego utrosque in eodem genere praedatorum direptorumque pono, sed eos hoc moneo, desinant furere ac proscriptiones et dictaturas cogitare. Tantus enim illorum temporum dolor inustus est civitati, ut iam ista non modo homines, sed ne pecudes quidem mihi passurae esse videantur.

TRADUZIONE LIBERA IN ITALIANO

Il terzo genere si compone di uomini ormai di età avanzata, ma energici per il continuo esercizio; appartiene a questo genere Manlio, cui ora succede nel comando Catilina. Costoro sono uomini che provengono dalle colonie che Silla fondò, popolate prevalentemente, come mi risulta, da ottimi cittadini e dagli uomini  più valorosi; ma i coloni di cui dico, venendosi a trovare in un benessere inaspettato e imprevisto, si sono dati allo spreco e alla insolenza. Edificano come se fossero pieni di ricchezza (miliardari avremmo detto oggi ndr), si danno alla bella vita in  possedimenti esemplari, in mezzo ad una moltitudine di schiavi e in conviti appariscenti; in questo modo hanno accumulato tanti debiti al punto che, se volessero riprendersi, dovrebbero chiamare Silla dagli inferi; hanno spinto dei contadini, persone semplici e  bisognose, ad avere speranza in rapine come quelle del passato. Ambedue li pongo nella categoria dei ladri e rapinatori. Tuttavia li ammonisco affinché cessino di delirare e di pensare a proscrizioni e dittature. Il dolore di quei tempi, infatti, ha colpito così profondamente la cittadinanza che non solo gli uomini, ma nemmeno gli animali, ritengo, ne sopporterebbero il ritorno (la ripresa).
 

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