Mentre si parla tanto in questo periodo di primarie c’è chi propone le “doparie”. Una idea di Raffaele Calabretta, satrianese, ricercatore del CNR, spesso ospite del nostro sito e conosciuto anche per il suo libro “il film delle emozioni“. Le doparie potrebbero rivelarsi uno strumento di democrazia molto interessante. Abbiamo intervistato Raffaele
1. Cosa sono le “doparie”?
Doparie: il nome può suonare male e sembrare strano; in realtà ha un significato duplice: si collega al termine primarie: mentre le primarie si fanno prima delle elezioni le doparie si fanno dopo le elezioni; fa venire in mente il fenomendo del doping; però in questo caso, si tratta di doping positivo: come il movimento del corpo fa bene al cervello, così i movimenti della società civile scesi in piazza negli anni dell’opposizione al governo Berlusconi hanno fatto bene al centrosinistra, così le doparie lo possono aiutare a governare. Le doparie non servono per tirare fuori un programma. Né è possibile concepire una vita politica interrotta continuamente da referendum consultivi e propositivi sui temi più disparati. Le doparie possono essere utilizzate, invece, per consultare gli elettori dopo le elezioni, su temi fondamentali non prevedibili o non previsti nel programma elettorale della coalizione, o su temi su cui dopo le elezioni non c’è concordia nella maggioranza di governo. O, nell’altro senso, possono servire agli elettori per imporre nell’agenda politica temi che sono vicini ai problemi quotidiani e a cui i politici non danno risposta. Il meccanismo delle doparie è ancora tutto da costruire. È giusto che la maggioranza di governo (non quindi il singolo partito) chieda al suo elettorato, su alcuni punti non inseriti nell’agenda politica della maggioranza e nel programma elettorale, un parere sulla posizione o sulla decisione da prendere. Si può immaginare come un istituto semplice e innovativo. Come le primarie. Ecco alcuni esempi: la maggioranza di governo attribuisce valenza strategica al progetto della Tav in Val di Susa? Lancia le doparie e chiede il sostegno della pubblica opinione. I consumatori non sono soddisfatti dell’agenda del governo? Si rimboccano le maniche e indicono le doparie, ad esempio per fissare l’obbligo del doppio prezzo dei beni di consumo, in euro e in lire, oppure per innalzare i fondi per la ricerca scientifica e per la cultura.” Un tema attuale per una doparia è quello della tassazione delle rendite finanziarie al 20%, sul quale non c’è concordia nella maggioranza di governo…
Come mai quest’idea?
L’idea mi è venuta a fine 2005, man mano che si avvicinivano le elezioni politiche e l’opposizione di centro sinistra mostrava i soliti segni di debolezza e di divisione. All’epoca non erano ancora scoppiati il grillismo e la crisi della politica, ma già mi figuravo la difficoltà per il centrosinista di governare. Oggi le doparie rispondono e danno sbocco alla crescente antipolitica, e rappresentano per i cittadini uno strumento di continuo controllo sui politici. Lo scopo principale delle doparie è quello di avvicinare alla vita quotidiana la politica, che È troppo spesso lontana dalla gente. L’utilità delle doparie potrebbe consistere nel rafforzare il sistema politico e migliorare la qualita’ della democrazia rappresentativa; convincere gli indecisi e i delusi della politica ad andare a votare; avvicinare la politica ai problemi quotidiani della gente; fornire ai movimenti strumenti di controllo sulla politica; aiutare gli eletti a non finire succubi delle dinamiche del potere; consentire alle persone comuni di realizzare una piu’ costante democrazia partecipata; spingere i cittadini a interessarsi delle questioni pubbliche e a prendere decisioni coraggiose. Si può immaginare una implementazione graduale delle doparie. Come primo passo, dovrebbero essere gli stessi politici – oramai squalificati sotto molto punti di vista – a indirle, per dare una qualche risposta alla crisi della politica.
Quali possibilità ha di realizzarsi?
Poche se si considera la scarsa reattività del ceto politico; tante, se si crea un movimento di opinione, sui giornali, sui siti e sui blog… Per questo chiedo ai lettori di Soverato News di aderire inviando email a rcalabretta@tiscali.it; e di inviare lettere ai giornali (lettere[@]corriere.it; lettere[@]unita.it; lettere[@]lastampa.it; rubrica.lettere[@]repubblica.it). Per ulteriori informazioni, si può visitare Il Pensatoio della Ricerca laral.istc.cnr.it/rcalabretta/pensatoio. Comunque, hanno già aderito alla proposta, numerose associazioni e personalità tra cui Ammazzateci tutti, ragazzi di Locri, la scrittrice Clara Sereni, il critico letterario Filippo La Porta, il compositore di musica per il cinema Carlo Siliotto, Oliviero Beha, lo sceneggiatore Gualtiero Rosella, Tana de Zulueta, la professoressa Clotilde Pontecorvo, il primario cardiochirurgo Mario Staibano, Elio Veltri, il cantautore Mimmo Locasciulli… L’agenzia AdnKronos ha fatto numerosi lanci di agenzia sulle doparie. Ho ripetuto la proposta in Aprile sul Corriere della Sera, e a fine Settembre sull’Unità e su Repubblica. C’è interesse anche da parte della RAI, e comunicherò presto i prossimi appuntamenti.