Prosegue su “Il Quotidiano della Calabria” il dibattito sulla conurbazione. Di seguito un corsivo (spunti) a firma di Fabio Guarna pubblicato nell’edizione di oggi 5 dic. 2007 (pag. Soverato e dintorni)
CONURBAZIONE, C’È L’IPOTESI DI UNA MACRO AREA
Che ci sia la volontà di unirsi fra più comuni è un dato che sembrerebbe potersi considerare, almeno per la maggior parte dei casi, come fermo. Il convegno di Montauro dei giorni scorsi lo ha testimoniato con la considerevole presenza di primi cittadini delle comunità del basso jonio soveratese. Ora, carte alle mani, è necessario capire quali potrebbero essere i criteri da individuare per procedere all’aggregazione fra più enti. Qualcosa già esiste e si tratta dei c.d. “livelli” stabiliti dalla provincia ex l. reg.le 15/06. Un riferimento importante per Cosimo Femia, sindaco di Davoli e consigliere provinciale che a margine del convegno di Montauro ha spiegato che non si può non tenere conto di queste aggregazioni prima di procedere ad una operazione diretta a unire più comuni. Ma Femia il cui ragionamento è stato sposato per intero dal sindaco di Girifalco Mario Deonofrio, ha ulteriormente auspicato che una eventuale aggregazione di più livelli sarebbe interessante e forse più utile per i vari territori. A cosa si riferiva Femia? È facile capirlo dalla stessa e-mail che il sindaco di Davoli ci ha inviato in cui sono elencati i vari livelli e i comuni compresi in essi con accanto il numero di residenti. Per quanto riguarda il basso jonio e le pre-serre rileviamo che il livello 8 è composto da Montepaone, Gasperina, Stalettì, Palermiti, Vallefiorita, Girifalco, Squillace, Borgia, Amaroni e Montauro per un totale di 32.791 abitanti; il 12 da Cardinale, Torre di Ruggiero, Chiaravalle Centrale, Argusto, Gagliato, Petrizzi, Centrache, Olivadi, Cenadi e San Vito sullo Jonio per un totale di 17.297 abitanti; il 13 da San Sostene, Davoli, Satriano, Soverato e Sant’Andrea Apostolo sullo Jonio con 19.508 abitanti; il 14 da Isca sullo Jonio, Badolato, Santa Caterina sullo Jonio e Guardavalle per un totale di 12.617 abitanti. Si tratta di gruppi che, come auspica il sindaco Femia potrebbero a loro volta unirsi. Ed è un’ipotesi che potrebbe trovare ampi consensi. In sostanza si creerebbe una macro-area con un numero di abitanti molto elevato. Si pensi ad es. all’aggregazione del gruppo 13 con il 14 o dello stesso 13 con il n. 8 o ancora di entrambi i tre livelli (8-13-14). Un terno che regalerebbe ad una futura unione una popolazione di ben 64.916 abitanti. Ma ancora ad unirsi potrebbero essere i livelli 8 e 12 oppure, infine, per fare la gioia dello storico Ulderico Nisticò che ha lodato se stesso recentemente per essere stato il primo a parlare di conurbazione si potrebbero unire tutti i livelli 8-12-13-14. Ma in quest’ultimo caso sarebbe meglio che fosse lo stesso Ulderico Nisticò ad indicarci meglio i suoi confini.
Fabio Guarna (Il Quotidiano della Calabria)