
L’Abruzzo offre agli appassionati di sci e della montagna le cime più alte e le piste più larghe dell’Appennino. Il Corno Grande con i suoi 2912 metri rappresenta una delle discese più emozionanti per gli esperti di sci e tanti sono inoltre gli itinerari escursionistici per gli amanti del fondo. Le località turistiche più in vista come Roccaraso, Prati di Tivo, Campo Imperatore, Pescasseroli, sono frequentatissime soprattutto nel periodo natalizio quando alla vacanza si aggiunge il desiderio di paesaggi innevati e caldi ritrovi.
L’Abruzzo vanta il primato di regione in Europa il cui territorio per il 30% è costituito da aree protette, ciò significa che tantissimi paesini dell’entroterra fanno parte di riserve e parchi e rappresentano un patrimonio non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche da quello culturale e folkloristico. Civitella del Tronto nel territorio della Riserva Naturale Gole del Salinello con la sua fortezza, baluardo dei borboni, è un graziosissimo paesino che conserva all’interno della cinta muraria numerosi edifici medievali e rinascimentali. Atri, una delle città d’arte più antiche in Abruzzo, si distende per parte del territorio nell’area della Comunità Montana e accoglie la Riserva naturale regionale dei Calanchi. I calanchi sono formazioni geologiche dovute all’erosione del terreno argilloso, provocata dalle passate deforestazioni e favorita dai continui disseccamenti e dilavamenti, che rendono visibili numerosi fossili marini. Un paesaggio spettacolare e suggestivo insomma, che evoca lontani e desertici canyon.
Lo stesso capoluogo, l’Aquila, giace proprio lì ai piedi del Gran Sasso nel cuore del Parco Nazionale. Città freddissima, ma cuore caldo dell’Abruzzo per storia e cultura con le sue chiese, musei, fontane, palazzi, piazze e teatri, che diede i natali a Sallustio e un ben più attuale Bruno Vespa.
L’entroterra abruzzese, quindi, non va in letargo d’inverno, pullula invece di vita all’insegna di sport, cultura, svago e perchè no di “scostumatezze”.
L’abruzzese per natura è portato a godere delle cose davvero fino in fondo ecco perché non riesce mai a separare il divertimento e lo svago dalla buona cucina.
Il turista o lo sportivo sa già che alla fine della sua giornata, trascorsa a passeggiare per le vie di incantevoli località montane o a discendere per le piste più impegnative, lo attende un luogo graziosissimo dove l’accoglienza e la familiarità lo faranno sentire di casa. Si accomoderà a tavola e gusterà un antipasto della casa con formaggi e salumi locali, qualche oliva fritta e poi attenderà gli spaghetti alla chitarra o la classica porzione di timballo, come da ricette abruzzesi. Il vino scenderà e si avrà voglia di parlare… Se il secondo non bela… sarà cinghiale accompagnato da ogni sorta di contorno verde.
Così consumato il pasto, pieno di soddisfazione riprenderà l’attività che aveva interrotto, o cederà a un meritato momento di ozio.
Sullo sfondo il severo profilo del Gran Sasso che lentamente si scioglie a tonalità rossastre e pare essere lui il signore della valle che concede gli ultimi istanti di luce prima del buio.