Depurazione e rischi. L'amore al tempo del colera

SOVERATO – Il problema degli impianti di depurazione che presto saranno restituiti per la gestione dall’Ato 2 ai Comuni sta segnando l’avvio del 2008. Ci sono difficoltà economiche per gli enti locali. Oggi alle 17,00  è prevista una riunione al Comune di Soverato convocata dal Sindaco di Soverato Raffaele Mancini che incontrerà i colleghi di Davoli, Satriano e San Sostene. Tutti comuni collettati con l’impianto di depurazione c.d. consortile della cittadina jonica. Il problema dei depuratori è un problema serio. I rischi e le conseguenze di un mancato funzionamento sull’economia del basso-jonio e soprattutto sulla salute dei cittadini – si legge su Il Quotidiano in un articolo a fimra di Fabio Guarna – rappresentano un vero e proprio allarme sociale. La depurazione dell’acqua infatti consente la rimozione delle sostanze inquinanti dall’acqua non depurata ottenendo così un liquido non contaminato da numerose sostanze che vengono eliminate. Fra queste vi sono diversi parassiti quali virus, funghi e altre sostanze chimiche pericolose per l’ambiente prodotte dall’uomo. È abbastanza evidente dunque che si presentano grossi  rischi – continua Guarna – per la salute degli abitanti di un luogo se il materiale organico e inorganico inquinante finisce in mare. Ne potrebbe risentire la fauna ittica e, nella stagione turistica il classico tuffo nell’acqua non sarebbe poi così salutare come si crede. Non deve far meraviglia se i sindaci del basso jonio siano seriamente preoccupati per il futuro. Soverato, città di turismo e in pieno fermento soprattutto durante l’estate nonché luogo dove trascorrere vacanze potrebbe subìre un vero e proprio tracollo se il problema depurazione non viene risolto in tempi rapidi. Ed il pericolo che si prospetta fa temere di dover qualificare gli amori estivi che certamente numerosi fioriscono d’estate nella spiaggia o in prossimità di essa col titolo di un noto romanzo di Marquez: “L’amore al tempo del colera”.

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