Secondo un recente studio condotto all’Università di Padova è la mancanza di origine genetica dell’ormone chiamato INSL3 a provocare l’osteoporosi. Secondo il Prof. Carlo Foresta la mancanza dell’ormone è collegata all’osteoporosi. La scoperta apre nuove speranze alla cura della malattia che colpisce milioni di italiani (principalmente di sesso femminile) producendo spesso nelle donne ultracinquantenni annualmente migliaia di fratture. In base allo studio, la somministrazione dell’INSL3 potrebbe dunque servire come cura dell’osteoporosi.