SOVERATO – La chiamano “Pacifica” dal luogo di provenienza. Ma non sembra affatto che il suo nome la rappresenti degnamente. Parliamo dell’influenza che ha colpito quest’anno milioni di italiani senza risparmiare, naturalmente, tanti soveratesi e abitanti del basso jonio. Gli effetti più forti si sono fatti sentire nelle scuole, dove molti studenti, costretti a letto hanno dovuto disertare le lezioni. Del resto le percentuali più alte di colpiti sono comprese nella fascia di popolazione che arriva fino ai 14 anni. Secondo gli studiosi il picco del morbo si è concentrato nella prima settimana di febbraio e dovrebbe essere destinato a calare sino a fine mese per scomparire definitivamente a marzo quando la curva epidemica dovrebbe azzerarsi. Come dire a marzo, speriamo di poter dire, addio alla “Pacifica”. Giusto in tempo per consentire a giornalisti e candidati di seguire e nel secondo caso partecipare con il massimo delle forze alla campagna elettorale che almeno stando al fair-play manifestato fra Veltroni e Berlusconi dovrebbe essere “pacifica” di nome e di fatto.
Fabio Guarna