SOVERATO – Come si sta muovendo per la campagna elettorale alle porte il Partito democratico di Soverato? Per il momento la costituzione del circolo sembra essere stata rimandata. Per seguire gli ultimi avvenimenti che hanno contrassegnato la vita del Pd di Soverato vi riportiamo di seguito una mini rassegna stampa in cui vi sono 3 articoli a firma di Fabio Guarna pubblicati su “Il Quotidiano della Calabria” cominciando dal primo pubblicato nell’edizione del 21/02/08 e finendo con l’articolo pubblicato oggi 28/02/08
art. 1 pubbl. il 21/02/08
SOVERATO – Ai maldicenti verrebbe da pensare che la riunione promossa dagli esponenti del Partito democratico di Soverato per domenica, possa paragonarsi ad un incontro simile a quelli che un tempo si tenevano in prossimità delle elezioni per la costituzione di un “comitato elettorale”. Ma a smentire la “cattiveria” ci pensa immediatamente Gianni Calabretta, già sindaco di Soverato e componente della costituente nazionale del Pd. “L’impegno – dice Gianni Calabretta – che subito dopo le primarie era stato preso a livello nazionale fissava entro fine febbraio la costituzione dei circoli del Partito democratico in ambito locale. Quindi si tratta di un dovere assunto molto prima che cadesse il governo Prodi e si cominciasse a parlare di elezioni”. Vero è che il pensiero non può non andare al ruolo che il circolo, una volta costituito, rivestirà in tema di selezione o proposta delle candidature ai vari livelli. Sull’argomento però Calabretta glissa, infatti, l’esponente politico interrogato sulla eventuale presenza di correnti all’interno del futuro circolo, risponde : “il mio auspicio è che ciascuno si liberi delle vecchie appartenenze e che agisca esclusivamente come persona che aderisce al Pd”. Una risposta che potrebbe essere letta in codice. Infatti, l’ex sindaco di Soverato ha sostenuto ed è stato eletto in una lista che ha avuto durante le primarie come candidata alla guida del Pd, Rosy Bindy. Una circostanza irrilevante stando alle intenzioni e dichiarazioni dei leaders del Partito democratico subito dopo le primarie ma che non si esclude possa invece riproporsi e avere degli effetti in ambito locale e non solo. In sostanza il rischio è che il circolo soveratese che sta per nascere finisca con il presentare al suo interno differenze di vedute legate alle vecchie relazioni partitiche degli esponenti impedendo di fatto un dibattito nuovo (nuovo perché di un nuovo soggetto politico). Un problema che secondo Calabretta bisogna solo augurarsi non si mostri perché inficerebbe lo spirito con cui è nato il Partito democratico. Del resto, al momento, l’impressione che negli ambienti politici si ha del Pd soveratese è che esso assomigli molto ad un esercito fatto di generali e con pochi se non addirittura nessun soldato. Una condizione che difficilmente potrebbe liberare la sua azione dai vecchi schemi e dalle vecchie dinamiche in cui si muovevano le sezioni o unità di base di un tempo. Walter Veltroni aprendo ai giovani, (si pensi all’intenzione di candidare in posizioni utili nelle liste del Pd under 30 e 40), ha manifestato la volontà di dare un volto nuovo non solo alla politica italiana ma soprattutto all’area progressista. Sarà colto anche a livello locale il proposito del leader del Partito democratico o tutto resterà come un tempo? È la domanda che più circola nell’agone politico locale. E tutto questo accade mentre sta per costituirsi il primo circolo del Pd di Soverato. Domenica pomeriggio, dovremo saperne di più. Usiamo il condizionale perché come riferisce Gianni Calabretta la riunione potrebbe slittare in quanto si è in attesa della disponibilità del locale in cui dovrà essere tenuta. E se dovesse slittare per altri motivi?
Fabio Guarna (Il Quotidiano della Calabria)
art. 2 (pubbl. il 26/02/08)
SOVERATO – Per far sembrare le cose importanti bisogna renderle un po’ difficili. Infatti, mentre nella provincia di Catanzaro si continuano ad istituire circoli del Partito Democratico con una certa celerità, a Soverato l’esito della riunione (a dire il vero poco propagandata se non da Gianni Calabretta) ha prodotto un rinvio dell’istituzione dell’organismo a data da destinarsi. Giorno che dovrebbe cadere “dopo le elezioni”, come riferisce Gianni Calabretta, un po’ seccato di quanto avvenuto. L’esponente politico, membro della costituente nazionale del Partito democratico aveva annunciato a gran voce nei giorni scorsi che presto sarebbe stato istituito il circolo del Pd Soveratese come era stato stabilito subito dopo le primarie e quindi in un momento in cui non si sospettava la caduta del governo Prodi. Una puntualizzazione, quest’ultima che smentiva coloro che avrebbero potuto malignare pensando alla nascita di un comitato elettorale. Ora Calabretta, rispondendo alle nostre domande su quello che è accaduto nel week-end politico soveratese sembra avere le idee molto meno chiare di quelle che aveva qualche giorno fa. “Prima di indire la riunione per organizzare la costituzione del Pd – racconta a ‘Il Quotidiano’ – avevamo concordato con le diverse aree (termine che non mi piace – sottolinea – ma che in fondo è utile al ragionamento) del partito – la nascita del circolo in tempi brevi”. Qualcosa però stando al racconto di Calabretta deve essere andato storto. Infatti, continua Calabretta “non riesco a capire perché al termine della riunione è stato deciso di rimandare la costituzione del circolo perché il clima politico al momento non è sereno. Non capisco – aggiunge con fare meravigliato – la motivazione che mi sorprende e mi fa cadere dalle nuvole”. La proposta di rinviare la nascita dell’organismo è stata lanciata da alcuni dirigenti provinciali che “hanno rilevato la necessità, in queste occasioni, di far convocare – dice Calabretta – le riunioni dai massimi vertici provinciali del Pd. Naturalmente le affermazioni di Calabretta faranno discutere negli ambienti politici locali e non si esclude che presto giungeranno le reazioni soprattutto da parte di quelli che non sembrano essersi particolarmente attivati a propagandare la riunione dell’ultimo week-end. Perché viene da domandarsi? Forse immaginavano che non se ne sarebbe fatto nulla? Del resto, al momento, l’impressione che negli ambienti politici si ha del Pd soveratese è che esso assomigli molto ad un esercito fatto di generali e con pochi se non addirittura nessun soldato. Una condizione che difficilmente potrebbe liberare la sua azione dai vecchi schemi e dalle vecchie dinamiche in cui si muovevano le sezioni o unità di base di un tempo. Walter Veltroni aprendo ai giovani, (si pensi all’intenzione di candidare in posizioni utili nelle liste del Pd under 30 e 40), ha manifestato la volontà di dare un volto nuovo non solo alla politica italiana ma soprattutto all’area progressista. Sarà colto anche a livello locale il proposito del leader del Partito democratico o tutto resterà come un tempo? È la domanda che più circola nell’agone politico locale.
Fabio Guarna (Il Quotidiano della Calabria)
art. 3 (pubbl. il 28/02/08)
SOVERATO – Come si organizzerà il Partito democratico di Soverato in vista delle prossime consultazioni elettorali, considerato che la costituzione del circolo è slittata a data da stabilirsi e a quanto pare avverrà dopo le elezioni? È l’interrogativo che circola negli ambienti politici soveratesi con più insistenza in questi giorni dopo la riunione di domenica scorsa dei militanti del partito di Walter Veltroni. L’ipotesi che si affaccia e sembra più accreditata è che si vada verso l’istituzione di un comitato composto da una rappresentanza delle varie aree del Pd Soveratese. I nominativi degli elementi del gruppo dovrebbero essere stabiliti all’interno dalla base locale del partito, in caso contrario o se i tempi dovessero allungarsi, sarebbero i vertici provinciali a occuparsi direttamente della designazione. Il comitato si interesserà soprattutto delle scadenze immediate: indicazione delle candidature e sostegno al partito per la campagna elettorale. Solo in seguito si terrà il congresso che sancirà l’istituzione del circolo del Partito democratico. Fonti accreditate lasciano intendere che il comitato pronto ad essere istituito avrà una componente eterogenea. Non si esclude infatti che ne prenderanno parte consiglieri comunali Pd, uomini del partito democratico locale e dirigenti dello stesso. Intanto, si comincia a sapere qualcosa in più sulle ragioni che hanno portato allo slittamento del congresso costitutivo. Si tratta di motivi non nuovi alle dinamiche politiche che hanno sempre caratterizzato la vita dei partiti di un tempo. Probabilmente, domenica scorsa, la fumata nera per la nascita del circolo, ha avuto alla base di tutto una sostanziale differenza di vedute degli esponenti localidel Partito democratico al proprio interno e la presa d’atto da parte degli organi superiori di tale stato di cose. Che cosa sia successo dietro le quinte sembra coperto dal “segreto di pulcinella” e ciononostante si continua ad andare avanti con notizie semiufficiali e pronte ad essere smentite. Vero è che, come si sussurra negli ambienti distanti dalla politica, per rendere importanti le cose è necessario renderle un po’ difficili. Così sta accadendo per il Pd Soveratese: “un esercito – ha ripetuto qualcuno domenica scorsa, dopo averlo letto forse sui giornali -, che sembra fatto di Generali e con pochi o nessun soldato”. Una condizione che conferma il sospetto che il Pd Soveratese possa considerarsi una organizzazione politica fatta su base locale difficilmente libera dal tipo di mentalità che Walter Veltroni a livello nazionale sta tentando di debellare per allontanare i luoghi comuni che parlano della politica come di una casta. A questo punto ci si chiede quali saranno le candidature che il Pd di Soverato proporrà per le prossime elezioni. Walter Veltroni aprendo ai giovani, (si pensi all’intenzione di candidare in posizioni utili nelle liste del Pd under 30 e 40), ha manifestato la volontà di dare un volto nuovo non solo alla politica italiana ma soprattutto all’area progressista. Sarà compreso anche a livello locale il proposito del leader del Partito democratico o tutto resterà come un tempo? È la domanda che circola ancora con insistenza nell’agone politico locale.
Fabio Guarna (Il Quotidiano della Calabria)