SOVERATO – Cominciano a definirsi le candidature nel basso jonio soveratese nei vari collegi per la corsa alle provinciali. I nomi dei candidati pronti a scendere in campo che circolano con più insistenza e per i quali con il passare delle ore la notizia della candidatura trova sempre più conferme appartengono ad esponenti politici attualmente impegnati negli organi di governo locali. Per il collegio di Soverato/Satriano é il caso del presidente del consiglio comunale Giancarlo Tiani per il Pdl, di Teodoro Sinopoli, assessore in carica per l’Udc e di Antonello Gagliardi, consigliere comunale di minoranza per Italia dei Valori. Nel collegio di Davoli si parla del sindaco di San Sostene Luigi Aloisio per Italia dei Valori e nel collegio di Montepaone del sindaco Massimo Rattà per il Pdl. E mentre i riflettori sono puntati sui nomi dei candidati arriva l’intervento di Franco Caruso, ormai senza incarichi politici, dopo tanti anni di impegno nella Dc, nel PPI, nella Margherita e ora nel Pd come semplice aderente. L’esponente politico come è ormai consuetudine prima dell’avvio di ogni campagna elettorale si rivolge a “Il Quotidiano” per esternare le sue riflessioni. “Bravo De Mita che contesta decisamente il luogo comune, la frase fatta: i vecchi devono dare spazio ai giovani senza alcuna considerazione sulla competenza, intelligenza, capacità di lavoro, di portare avanti un’idea, un progetto, una proposta – esordisce Caruso con un passato di assessore nella Dc – che può venire sia dagli uni che dagli altri. Incoerente però De Mita, quando contesta Veltroni che lo invita a lasciare la prima fila dopo 45 anni di Parlamento con tanti alti incarichi e cerca a tutti i costi spazio in un altro partito”.
Cosa ne pensa del Pd, di questo nuovo partito della sinistra a cui aderisce?
Dico qual è, a mio parere, l’identità del Pd. Un partito nuovo che si propone, davvero, di mettere al centro della politica le idee, il confronto su argomenti di vita pratica dei cittadini su obiettivi di crescita collettiva e personale. Che rifiuta ogni forma di apparato e di organizzazione alla vecchia maniera e privilegia l’organizzazione disorganizzata: insomma la partecipazione responsabile, personale e collettiva nell’impegno politico a tutti i livelli.
Questo per quanto riguarda la struttura. Ma in concreto quali sono gli argomenti di vita pratica e quindi anche di interesse locale, che devono impegnare il Pd e i suoi aderenti?
Innanzitutto la riscoperta dell’importanza del lavoro che uomini e donne, giovani e meno giovani devono svolgere con impegno e competenza per dare significato alla vita. Lavoro fatto nel miglior modo possibile, con passione e generosa dedizione, rinvigorito da idee sempre nuove e da una visione solidale, compensato con forme di nuovi corrispettivi, in modo sempre più diffuso con una giusta compartecipazione agli utili d’impresa senza far venire indubbiamente meno previdenza, assistenza e diritti di pensionamento. Inoltre è necessario avere a livello locale l’obiettivo di promuovere un’autentica crescita economica puntando sulle vocazioni specifiche dei territori che si confermano essere per noi: turismo, commercio, servizi, infrastrutture in un contesto di sicurezza e legalità. La politica del Pd deve puntare contestualmente alla riscoperta da parte di ogni cittadino del proprio personale ruolo e nel fare turismo, commercio e servizi in forme nuove e moderne. Un modo conveniente per rilanciare il turismo nel territorio può cominciare formando un’associazione di cento famiglie del soveratese e di altrettanti giovani che d’intesa tra loro sostenute dalle autorità locali sappiano concordare con altrettante famiglie e giovani (inglesi, francesi, tedesche) lo scambio di soggiorni familiari; con gli esercizi commerciali pronti a collaborare nell’offerta di prodotti locali a prezzi competitivi. E tutto questo dovrebbe essere supportato da servizi ottimali per rendere l’ambiente il più accogliente possibile.
E riguardo le infrastrutture…
Bisognerà trovare modi e maniere per realizzare in Soverato nel più breve tempo possibile le terme idroterapiche che sono un gran richiamo per tanta gente; chiedendo alla Regione, all’Europa, adeguati contributi per la crescita di tutto il territorio. E ancora: il porto, invitando operatori e i più grandi gruppi del settore italiano ed europeo. È sempre più concreta infatti la possibilità di richiamare investimenti per realizzare infrastrutture di tal genere che poi interessano operatori turistici alberghieri con quanto ne consegue.
Insomma una rivoluzione culturale che può cambiare l’economia locale e la vita di tanti cittadini…
Se il Pd, che certamente ne sarà capace, non perseguirà queste ambizioni forti e nobili, scadrà inevitabilmente in apparato, in organizzazione alla vecchia maniera che non interesserà nessuno. Ogni cittadino, ormai, sente il bisogno di dare significato alla vita pratica e vuole che la politica lo aiuti in tal senso, oppure diventa inevitabilmente un “grillo parlante”.
In definitiva la sua più che una riflessione sembra un manifesto per il Pd di Soverato?
Non sono capace di tanto; dico però quel che penso con sincerità e convinzione e il desiderio di fare la mia parte con le energie che sento addosso, che mi auguro altri sapranno rinvigorire e migliorare. Mi fa dire un’ultima cosa?
A condizione che non sia l’ultima per importanza…
Bene. Sento che il nostro territorio nelle prossime competizioni politiche non sarà convenientemente rappresentato. E questo non dovrà capitare più nel futuro, perché il Pd, dovrà invitare tutti a partecipare d’ora in avanti, per avere le giuste rappresentanze nelle istituzioni sovracomunali: infatti per realizzare la crescita di tutto il territorio è necessaria una classe dirigente che rappresenti tutti.
f.g.