18-04-08 – Il Quotidiano diretto da Vittorio Feltri, Libero ha dedicato la pagina di oggi all’Ici. È ritratto il volto a fumetti del segretario della CGIL Guglielmo Epifani a centro pagina e in alto si legge a carattere cubitali: “EPIFANI: CHE BELLA L’ICI”. Abbastanza chiara la sintesi dell’articolo firmato da Fausto Carioti nel sottotitolo in cui si legge: “Il segretario della Cgil gode a farsi del male e dice: ‘Sono contrario all’abolizione della tassa sulla prima casa’. Ma gli iscritti al sindacacato già lo sapevano. E hanno votato Lega”. Come stanno le cose? Secondo Carioti la posizione di Epifani conferma la distanza che esiste fra sindacato e operai. “… Il leader della Cgil – scrive il giornalista – non ha realizzato che la casa non è uno sfizio da ricchi, ma il bene-rifugio nel quale tante famiglie a reddito fisso – incluse milioni di operai investono i risparmi messi da parte in decenni di lavoro…”. A sostegno della sua tesi, Fausto Carioti, accredita al centrodestra il voto di tante tute blu e la convinzione che ormai non è più scontato che chi ha in tasca la tessera della Cgil nell’urna elettorale depositi la scheda per dare fiducia al centrosinistra. Risponderà Epifani? Nello stesso quotidiano però, all’interno del giornale di Feltri, è riportata fra virgolette la dichiarazione di Epifani: “Credo che per l’Ici si possa aspettare – dice Epifani – perchè la priorità è il sostegno dei redditi più bassi tanto più in una fase di peggioramento della congiuntura economica”. Quindi più che manifestare un pieno no all’abolizione dell’Ici per la prima casa, il leader della Cgil preferirebbe rimandare. Ma a quando?