BIRMANIA – Una vera apocalisse: si parla di 50.000 morti e un milione di persone senza tetto. Cinquemila Km quadrati ancora sono sotto l’acqua. È il bilancio del ciclone Nargis che si è abbattuto sulla Birmania meridionale. Decine di migliaia i dispersi, per molti dei quali si ritiene,non ci siano speranze di trovare vivi. La forza della natura ha seminato morte e distruzione nella regione asiatica che adesso dovrà vedersela anche con l’allarme epidemie a causa dei numerosi corpi in stato di decomposizione. L’onda sollevata dai venti è stata, secondo gli esperti, la causa maggiore della devastazione prodotta. Intanto ieri il Governo italiano, come si apprende da una nota diramata dalla Farnesina, il Ministero degli Esteri ha richiesto di organizzare un volo umanitario per soccorrere le popolazione del Myanmar e ha adottato altre misure per venire incontro alle popolazioni colpite da Nargis. Il comunicato che porta la data 6 maggio 2008 è stato pubblicato sul sito del Ministero degli Esteri, in esso si legge: “Su indicazione del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Massimo D’Alema, il Ministero degli Esteri ha richiesto alla Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite, gestita a Brindisi dal Programma Alimentare Mondiale (PAM), di organizzare un volo umanitario per soccorrere le popolazioni del Myanmar colpite dal ciclone Nargis. Un velivolo partirà domani con 30 tonnellate di beni di prima necessità (tende, depuratori d’acqua, generatori, kit sanitari) richiesti dalle autorità del Myanmar, per un valore complessivo di 465.000 euro. Oltre al volo umanitario, la Farnesina fornirà aiuti per 1.000.000 di euro così distribuiti: 500.000 tramite il PAM ed altri 500.000 tramite il fondo per gli aiuti di emergenza gestito dall’Ufficio della Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari.Il Ministero degli Esteri contribuirà poi, con un finanziamento di 300.000 euro, all’invio di generi sanitari di emergenza che un altro volo del PAM, in partenza da Dubai, porterà a Yangon per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).L’Italia era già intervenuta ieri in soccorso delle popolazioni del Myanmar, rispondendo integralmente alla prima richiesta di 123.000 euro rivolta dalla Federazione Internazionale delle Croci Rosse e Mezzalune Rosse alla comunità internazionale. Le operazioni saranno coordinate in loco da funzionari della Farnesina e della Protezione civile appositamente inviati in missione”.