SOVERATO – Dopo il voto che ha sancito la debacle del centrosinistra, a Soverato si comincia a discutere e analizzare negli ambienti progressisti il risultato elettorale. Di seguito un articolo a firma di Fabio Guarna, pubblicato su “Il Quotidaino della Calabria” ieri.
SOVERATO – Il tentativo di riorganizzare la sinistra soveratese, dopo la debacle elettorale, partendo dal costituendo circolo Enrico Berlinguer non sembra affatto destinato a cadere nel vuoto. Un sospetto che si avvalora osservando il pieno ottimismo manifestato da Pasquale Alcaro al termine dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi fra simpatizzanti e militanti della sinistra della cittadina jonica e del comprensorio. Un’iniziativa, nata per porre la base di futuri incontri e promuovere la nascita del circolo “Enrico Berlinguer” che come sottolineava qualcuno “per il solo nome rappresenta una garanzia”. All’incontro riuscito grazie ad un tam tam di inviti e all’effetto calamita prodotto da uno dei relatori ovvero Mario Alcaro, docente di storia e filosofia dell’Unical, hanno partecipato anche alcuni amministratori locali. Il leit motiv del dibattito è stato la necessità della sinistra di selezionare una nuova classe politica capace di intercettare nella maniera migliore le esigenze di una società senza più il muro di Berlino. Muro che, pur se non come quello caduto il 9 novembre 1989, secondo Adriana Lerro, esperta della realtà cubana “andrebbe rialzato per mettersi al riparo dagli effetti negativi della globalizzazione così come avviene nel paese di Castro”. L’incontro dopo una interessante analisi di Mario Alcaro sulla situazione politica attuale e su ciò che la sinistra italiana dovrebbe fare e non fare, cominciando con l’evitare le continue autolimitazioni della sua essenza, (se così può essere sintetizzato il pensiero di Alcaro), ha registrato interventi stuzzicanti. Gerardo Pagano, parlando di giovani e lavoro ha proposto l’abolizione delle prebende dei politici. “Come si può sentire – ha detto l’ex sindaco di Soverato degli anni ’80 – un giovane laureato che non riesce ad arrivare ai mille euro al mese, quando vede persone meno meritevoli di lui andare avanti e farsi strada solo perché legate ai carrozzoni dei politici?”. Durante l’incontro si è anche discusso di sicurezza. “È possibile – ha detto qualcuno – che l’allarme sicurezza, meriti un’attenzione maggiore di quello della criminalità organizzata che giornalmente colpisce? Non c’è, forse un tentativo di strumentalizzazione nel non dare una giusta proporzione ai fatti?”. Tante domande che hanno fatto da cornice ad un dibattito che non ha dovuto registrare l’assenza di parole chiavi importanti: tutela dell’ambiente e del territorio, valorizzazione delle energie naturali e garanzie sociali. Un obbligo per chi vuole interessarsi della Calabria.
Fabio Guarna (fonte: Il Quotidiano della Calabria del 14/05/08 – pag. Soverato e dintorni)