SOVERATO – Si discute del Magna Graecia Film Festival che si terrà in estate a Soverato. A tal proposito vi riportiamo di seguito un corsivo di Fabio Guarna pubblicato su “Il Quotidiano della Calabria”
Il dibattito
Si discuta sulla qualità del Mgff
di FABIO GUARNA
Per attirare l’attenzione dei media se ne pensano tante. Ebbene, negli Stati Uniti d’America e precisamente nella cittadina di Lake City è dal 1871, quindi da oltre un secolo che si parla della presenza di un mostro che sarebbe stato avvistato nelle acque del lago Pepin. Si tratta di una specie di serpente gigante che ha spesso agitato la fantasia di tante persone facendo pensare ad un animale simile al mostro di Loch Ness, made in Britain. Nè dell’uno, nè dell’altro in realtà si hanno però prove d’esistenza. Cosicché negli Usa – l’iniziativa ha tutto il sapore quindi della trovata pubblicitaria – il Comune di Lake City ha messo in palio 50.000 dollari per chi riuscirà a scattare una foto del mostro del lago Pepin. Anche a Soverato quasi 20 anni fa è accaduto qualcosa di simile. In questo caso però a promuovere l’iniziativa della caccia al mostro (in questo caso un lupo mannaro) non erano state le istituzioni ma forse lo scherzo di qualche burlone che aveva messo strane voci in giro. Per tornare a quasi 20 anni fa, la leggenda che attirava tante persone durante l’estate a Soverato Superiore, narrava della presenza di un lupo mannaro. Tanti giovani quindi si muovevano nel quartiere alto della città in attesa che il lupo apparisse. Qualcuno all’epoca diceva di avere assistito a qualche comparsa fugace di una strana figura avvolta in un lenzuolo, altri narravano di avere sentito alle spalle il fiato del mostro, altri ancora di averlo sentito ululare. Insomma la favola del lupo durò qualche mese, attirò l’attenzione della gente e costrinse i giovanottoni ad accompagnare sotto l’uscio di casa le ragazze la sera per il terrore che il “lupo mannaro” potesse aggredirle. A Soverato, oggi si discute del Magna Graecia Film Festival, un interessante evento culturale. Il taglio che si dà però al dibattito non è molto elegante sia da parte di chi lo sostiene che da chi lo osteggia. Il cinema fa parte della cultura e un evento culturale non si misura dal successo mediatico o di pubblico che produce. Vero è che se l’amministrazione comunale si fosse spesa durante l’inverno a promuovere iniziative nelle scuole per sensibilizzare la cultura cinematografica, l’evento Magna Graecia avrebbe potuto beneficiarne con un pubblico reso partecipe dell’iniziativa e non sarebbe stato costretto ad essere dislocato sulla costa. Le riflessioni sul Magna Graecia e il dibattito che si è aperto su di esso, devono avere come leit motiv, la qualità di ciò che il festival propone. E su ciò esprimere o meno riserve. Per attirare l’attenzione dei media è sufficiente offrire 50.000 euro per chi riesce a fotografare il lupo mannaro o inventarsi qualche altra balla simile. I soldi non saranno mai spesi e il successo mediatico sarà assicurato.
Fabio Guarna