Soverato, verifica di maggioranza: Mancini come Federer sino a quando non ci sarà Nadal

Circola in questi giorni per quanto riguarda la politica locale, la notizia della richiesta di verifica all’interno della maggioranza soveratese. Non sembra una situazione molto preoccupante per la stabilità della coalizione che guida l’amministrazione comunale, nè a dire il vero, un qualcosa che possa seriamente preoccupare il sindaco Mancini. Al riguardo vi riportiamo di seguito, un corsivo di Fabio Guarna pubblicato su “Il Quotidiano della Calabria”.

Roger Federer e Rafael Nadal hanno catalizzato l’attenzione degli sportivi e non solo, per la splendida finale che hanno giocato di Wimbledon 2008. Ha vinto lo spagnolo Nadal in cinque set dopo quasi cinque ore di gioco in una finale piena di emozioni e splendida non soltanto dal punto di vista tecnico con servizi ( si pensi a quello di Federer che ha raggiunto i 207 Km/h) e volèe ma anche sotto il profilo agonistico. Cosicché, se fino a ieri, lo svizzero Federer si mostrava campione incontrastato, soprattutto sui terreni veloci, la cui imbattibilità difficilmente sembrava potesse mettersi in discussione, oggi le cose appaiono diversamente. Che c’entra tutto questo con Soverato e la politica? Fino a questo momento e tuttora il sindaco di Soverato, Raffaele Mancini, pensando alla politica e volendo fare un paragone con il grande tennis, si parva licet componere magnis,  è sembrato e sembra un po’ come Federer prima di incontrare Nadal. Dominatore incontrastato della politica locale, Raffaele Mancini ha stravinto le ultime elezioni e messo in campo una coalizione per il governo della città, giudicata da molti come più solida di quella avuta nella precedente consiliatura. Tutte le partite interne dal suo insediamento che risale al 2001 (cd crisi di maggioranza se tali possono definirsi) le ha affrontate e superate senza difficoltà. Ed ora dopo la conferma a sindaco del 2006, varata la prima giunta, tranne l’abbandono di Giuseppe Froio, non nuovo, a dire il vero, a ritirare il sostegno alla maggioranza come già fatto in passato, non sembrava  che potessero venir fuori ulteriori scricchiolii fra le forze che reggono l’esecutivo. Né, a onor del vero, pare ce ne siano realmente. Non si può tacere il fatto però che  il dibattito politico soveratese di questi giorni registra il quasi costante uso della parola “verifica”. Un termine che non rafforza l’immagine di una coalizione, nonostante il tentativo di fare passare “la verifica” come un fatto ontologico alla struttura della maggioranza, essendo cambiati i termini delle alleanze dopo la nascita del popolo delle libertà e l’Udc non più alleata a livello nazionale con quest’ultimo. A palleggiare, per tornare al nostro tennis, su questi argomenti nell’agone politico locale sono nomi che affacciandosi a Wimbledon sarebbero stati indicati come outsider. Hanno un servizio un po’ debole e quando attaccano non riescono a fare punti. Anzi spesso stanno a metà campo dove è facile essere superati con un passante. O si sta a fondo o si va a rete: è la ABC del tennis. In ogni modo dai botta e risposta che continuano potremmo dire che il terreno di confronto (evitiamo di dire  scontro) non sembra quello di una superficie veloce ma piuttosto simile alla terra battuta . Un luogo dove i regolaristi (alcuni li chiamano pallettari), non danno spettacolo, anzi spesso annoiano il pubblico. Il nostro Federer in questo contesto sembra avere assunto le vesti delle spettatore perché nessuno lo affronta direttamente sapendo di rischiare una pesante sconfitta. Cosicché il sindaco Raffaele Mancini può continuare il suo grande slam in scioltezza anche perché  all’orizzonte non si vede nessun Nadal né altro talento capace di impensierire il nostro fuoriclasse. Ma i campioni in genere spuntano all’improvviso ed allora sarebbe bello assistere e seguire il match.
Fabio Guarna (Il Quotidiano della Calabria)

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