Satriano calcistica, un po’ di storia. Dalla “carcara” dove produceva mattoni l’imprenditore Giuseppe Soriero ad oggi.
di Raffaele Ranieri
Se le vicende dei lavori alla Chiesa Madre possono considerarsi,come ha detto il Sindaco nell’ultima riunione del Consiglio Comunale,in una “fase positiva”,a Satriano adesso è di turno la protesta,sia da parte di giovani che di adulti,per il blocco dei lavori,ormai da quasi un anno, per la struttura sportiva che si stava realizzando in località Santa Trada. Che cosa sarà successo,si chiede da ogni parte?Certo qualcosa di grave perchè i lavori volgevano al termine,anche se pare si è constatato che la corona di cinta in cemento armato al rettangolo non abbia retto.E la storia del campo sportivo (non riferita all’attuale costruenda struttura) ha,ancora una volta, dell’incredibile,come se una sorte di maleficio incomba sinistro su tale aspettativa. Eppure la memoria di tanti ricordano come Satriano sia stato sempre all’avanguardia nel settore. Forse nessuno ha fatto caso: ma ci fu proprio in tempi di “magra”,che Satriano aveva quattro spiazzi dove i ragazzi si ritrovavano per dare due calci ad un pallone di pezza,di gomma,poi di cuoio. Uno sull’altura di S.Antonio.Qui vi era un tempo la “carcara” dove l’imprenditore Giuseppe Soriero nell’immediato dopoguerra produceva i mattoni pieni. Con gli anni la piccola fabbrica,grazie anche all’immissione di manufatti più utili,venne abbandonata. Si ricavò un ampio spiazzo sia in larghezza che in lunghezza -mancavano gli attuali edifici in zona– sufficiente per la gioventù di allora per organizzare vere sfide calcistiche. Il secondo era ai “monaci”,altro slargo in terra battuta nella parte sud del paese e anche qui non mancavano gli “scontri” tra “lirtu” e “vasciu”. Il terzo,nella parte alta,era sul “castello”,un po’ scomodo da raggiungere,ma serviva per fare fiato. E infine,non vien da credere,c’era ” l ‘Olimpico”,regolamentare,anche se in terra battuta,sulla storica “fontana vecchia”.Tale rettangolo di gioco, ricavato tra piccole collinette che fungevano da gradinate, era stato costruito nel 1934,esattamente settantaquattro anni fa,con il ricavato della vendita a privati di spazi e loculi cimiteriali.” L’Olimpico” resiste ancora,anche se oggi non corrisponde alle esigenze. Qui si giocavano le partite ufficiali e le gloriose squadre di allora difendevano il prestigio di Satriano. Poi venne lo “spiazzo” sul “K/2”, distrutto dalle intemperie. E infine la costruenda struttura moderna di Santa Trada alla quale si guardava con fiducia e gioia. Ma da più di un anno i lavori sono stati sospesi. Quale “partita” si dovrà giocare per vincere l’impasse?