Cervino Cinemountain. Al via l'undicesima edizione del filmfestival dal 25 luglio al 3 agosto

COMUNICATO STAMPA
Valtournenche (Aosta), 22 luglio 2008

Cervino Cinemountain 2008
Cervino Cinemountain 2008

CERVINO CINEMOUNTAIN – INTERNATIONAL FILMFESTIVAL
25 luglio – 3 agosto 2008

XIª edizione per il Cervino CineMountain che prosegue sulla linea tracciata con successo l’anno scorso. Anzi visti gli ampi consensi di pubblico e critica gli organizzatori hanno allargato la panoramica festivaliera con quattro distinte sezioni, ognuna differente ma artisticamente omogenea al contenuto della rassegna. Come tradizione l’iniziativa si svolgerà nei due principali paesi del comune di Valtournenche, a Breuil-Cervinia presso il Cinema des Guides (via Carrel 32) e a Valtournenche  nella Sala Congressi del centro polivalente (piazza del Mercato 4), dal 25 luglio al 3 agosto 2008.
Se la sua posizione geografica, si svolge a quota 2000 metri, lo pone tra i Festival più alti del mondo, la natura del suo programma e dei suoi intenti lo configurano come la più importante realtà interamente dedicata al cinema di montagna in Italia, insieme al Festival di Trento e al Lessinia Film Festival. Sin dalla prima edizione, nel 1998, è la montagna la vera protagonista della manifestazione, ma la montagna è anche il “pretesto” per affrontare tematiche strettamente correlate ad essa: l’ambiente, il clima, l’avventura, lo sport, la cultura e la storia. La manifestazione nasce con l’intento e l’ambizione di promuovere e divulgare film di difficile reperibilità nei circuiti canonici e che si distinguano per le loro caratteristiche di ricerca, qualità, innovazione. Per il contributo che ha apportato nel panorama dei festival cinematografici è stato affettuosamente ribattezzato dalla stampa l’Oscar del cinema di montagna. I film vengono selezionati nei festival internazionali del genere e tra questi viene assegnato il Premio Gran Prix. Gli obbiettivi che si pone la XI edizione del Cervino CineMountain sono vari ma convergono tutti nella volontà di fare una manifestazione di qualità che si identifichi con il territorio in maniera autentica – cioè rispettosa delle sue peculiarità – e capace di accogliere altre tradizioni e nuove tendenze.
Le proposte della rassegna vogliono fare della montagna un patrimonio di tutti, una sorta di “patrimontagna”, capace di mettere in rilievo gli aspetti più vari: dal glamour sportivo – Cervinia mon Amour – allo storico-antropologico e allo scientifico-culturale AntropoMount – al Festival Concorso con l’Espace Montagne. Una manifestazione tuttotondo che si rivolge ai pubblici più diversi e destinata quindi a radicarsi in maniera fruttuosa sul territorio. Il Cervino CineMountain in questa sua XI° edizione mira a divenire una sintesi fra il significato originario e quello odierno coniugando l’idea di festività popolare con un contenuto di certo valore artistico e culturale. Il Festival si articolerà allora attorno a quattro sezioni principali.

“Cervinia Mon Amour” –  Breuil – Cervinia 25 – 27 luglio 2008

Il Cervino CineMountain prende il via ai piedi della Grande Becca con la sezione Cervinia Mon Amour il cui obbiettivo è di ritrovare il genius loci di Breuil-Cervinia. Questa ricerca indaga su due mondi paralleli: quello della competizione sportiva e quello della grande commedia italiana con due protagonisti d’eccezione come Paolo Villaggio e Renato Pozzetto, tutti e due presenti al Festival. Due mondi entrambi marcati dalla presenza di personaggi che hanno contribuito a scrivere una storia comune sia essa dello sci che del cinema. A fare da trait d’union fra questi due universi l’idea della discesa e per estensione della valanga. Da una parte si tratterà di una valanga tutta sportiva, quella dei campioni olimpionici di cui i filmati d’archivio e una pellicola d’epoca come La Saetta Nera non fanno che esaltarne le performance tecnico-atletiche. Dall’altra una “valanga umana”, nel senso più travolgente del termine, dove l’incapacità di gestire principi fisici e tecnici fa sì che l’uomo stesso diventi un fenomeno indomabile.
Una valanga, quest’ultima, magistralmente messa in scena in chiave tragicomica in “Fantozzi” e in maniera più squisitamente esilarante ne “Le Comiche”. Oltre che dal punto di vista cinematografico, Cervinia Mon Amour intende omaggiare i campioni olimpici, Toni Sailer e Giuliana Minuzzo, chiedendo loro di lasciare, alla stregua dei divi hollywoodiani, la loro impronta. Il Cervino CineMountain lascerà anche un’altra impronta facendo della via principale di Breuil-Cervinia lo scenario estivo di gigantografie che celebrano i tempi d’oro della località.
Nel corso di Cervinia Mon Amour, non saranno solo gli sci a scivolare, ma anche le note di musicisti di qualità – come il duo di Federico Marchesano e Manuel Pramotton e l’emergente gruppo dei Lomè – che coroneranno e prolungheranno con musiche live i momenti più salienti di questa sezione.
Il rapporto tra il luogo che ospita la manifestazione e la sua storia sociale e di costume diviene il contenuto in un percorso visivo che è il ritratto di un’epoca. La via Carrel ospita un esposizione fotografica dal sapore d’Antan, in cui il tema è lo “scivolamento” e i suoi protagonisti. La filosofia che ci ha accompagnato nella scelta degli scatti è dettata dalla volontà di voler rendere la testimonianza di un momento storico che ha contraddistinto e caratterizzato, a livello sociale, la vita e lo stile di vita di un paese nell’epoca d’oro dello sci. La conca del Breuil ha visto crescere, dagli anni ‘50 a seguire, la sua fama di celebre meta in cui sport, stile e vita mondana si intrecciavano alimentando l’immaginario collettivo. Il Cervino CineMountain Festival vuole, con questa e altre iniziative, lasciare un segno visibile e tangibile nel paese di Cervinia sfruttando gli elementi architettonici come teche che incorniciano immagini, proponendo un allestimento che si integri con l’ambiente che lo ospita dove il luogo stesso è protagonista negli scatti esposti.

AntropoMount – Valtournenche 27-28 luglio 2008

Dopo un inizio dalle sfumature glamour il Cervino CineMountain inaugura quest’anno una sezione di transizione non solo geografica – il Festival si sposta da Breuil-Cervinia a Valtournenche – ma anche formale-contenutistica. Il linguaggio primo rimane lo stesso, il cinema, ma il genere privilegiato sarà quello antropologico. Infatti AntropoMount intende promuovere una riflessione sul modus vivendi e sul modus operandi delle popolazioni di montagna, sottolineandone le diversità come i tratti comuni. Cosa significa allora confrontarsi quotidianamente con la montagna, cioè con quella che Gaston Bachelard identifica come realtà della durezza, specchio energetico di tipo convesso, positivo, che spesso sfocia nell’eccesso della volontà, del gesto, del lavoro e della lotta? Ogni popolo che vive questa realtà ne elabora una sua propria interpretazione, che pur distinguendolo non gli impedisce di riconoscersi in qualsiasi suo omologo di un’altra parte della Terra. Questa prima edizione, dedicata alla popolazione tibetana – come emblematica di tutte le popolazioni di montagna – e alla sua terra – e cioè simbolicamente alle montagne più alte del mondo dove l’uomo ha da sempre creduto dimorassero le divinità – cercherà di restituirne l’immagine del Tibet attraverso la forza dell’antropologia visuale. In questo senso è stata attivata una preziosa collaborazione con il Comité du Film Ethnographique di Parigi. AntropoMount cercherà inoltre di sollecitare i vari sensi. Non si tratterà infatti esclusivamente di filmati. La vista sarà sollecitata anche in senso fotografico grazie alla mostra “Tibet” di Davide Camisasca e in chiave più speficatamente patrimoniale all’esposizione di tre preziose maschere tibetane di proprietà del Musée International du Carnaval et du Pasque de Blinche (Belgio). Le arie di montagna interpretate da un’ inedita collaborazione tra un grande musicista come Richard Galliano e la Corale mista Grand Combin suggestioneranno l’udito. Quanto al gusto, un buffet tibetano, realizzato in collaborazione con l’associazione Italia-Tibet di Milano, permetterà di scoprire sapori lontani. Infine la parola e l’ascolto saranno gli strumenti chiave in quel momento deputato all’incontro e allo scambio che è la tavola rotonda “I nostri Tibet” dove registi, antropologi racconteranno la loro esperienza di quei luoghi, così come lo farà dal Tibet verso l’Europa il Venerabile Geshe Gedun Tarchin, Lama Tibetano specializzato nei cinque trattati del Buddhismo. Con questa prima edizione AntropoMount non fa che inaugurare un cammino di ricerca il cui itinerario porta verso la scoperta dell’altro. Quando l’altro diventa la meta si scongiura l’aridità dell’ignoranza che spesso è fonte di pregiudizio poiché come recita un proverbio tibetano: “Quando c’è una meta, anche il deserto diventa strada.”

L’Espace Montagne

Anche quest’anno l’Espace Montagne conferma il suo ruolo di contenitore della montagna accessibile a tutti. Un luogo d’incontro e scambio, dove condividere esperienze in un’atmosfera conviviale e di intrattenimento. Aperto tutti i giorni, invita gli ospiti del Festival a concedersi un momento, o più, a contatto con il Mondo della Montagna. All’interno dell’Espace Montagne, ricavato dall’allestimento ad hoc della palestra del Centro polivalente di Valtournenche, si trovano diversi ambienti tematici caratterizzati setting diversi a seconda dalla funzione che svolgono. La Piramide – non solo materialmente imponente, ma simbolicamente fondamentale – il luogo che accoglie l’ospite di AntropoMount, è il fulcro dell’allestimento. Ai suoi fianchi si estendono La Playa-Emeroteca, ideale per rilassarsi sfogliando comodamente riviste specializzate, e il Camp 1 nel quale si concentrano le attività e gli appuntamenti quotidiani, incontri e Interviste Verticali, e dove sarà possibile arrampicare sul muro artificiale della palestra. Attigua alla Palya-Emeroteca, la libreria propone una selezione dell’editoria specializzata sui temi sviluppati dal Festival: ambiente, alpinismo, arrampicata ma anche etnografia e fotografia. La Buvette è il punto ristoro e sosta che nel tardo pomeriggio si trasforma per offrire un aperitivo agli ospiti a conclusione di ogni intensa giornata. Inoltre le mostre fotografiche metteranno in luce l’interpretazione personale della montagna e dell’alpinismo resa attraverso la visione sapiente di fotografi professionisti. Insomma l’Espace Montagne si propone come un ambiente poliedrico e ricco di contenuti. L’obiettivo è di stimolare l’interesse per l’ambiente montano e tutte le attività correlate, alimentandolo, condividendolo e magari facendo nascere la curiosità da una semplice suggestione.
Il concetto creativo che genera l’allestimento è teso alla creazione di uno spazio dove vivere la montagna a 360 gradi. L’idea progettuale si completa con il concetto di percorso. Il viaggio nel Mondo della Montagna, racchiuso nell’Espace Montagne, è guidato da una segnaletica simile a quella dei sentieri, reinterpretata e adattata alle nostre necessità con una punta d’ironia. I percorsi e le mete, raccolti nella mappa dei sentieri, sono contraddistinti dal grado di difficoltà per permettere di scegliere le attività in base alle proprie inclinazioni e aspettative, dalla semplice lettura all’arrampicata sul muro artificiale della palestra.
Ritorna anche la Libreria della Montagna e si ripresenta al suo pubblico in veste rinnovata, allargando il suo spazio espositivo all’interno dell’Espace Montagne.
In questa sezione risultano interessanti – e da non perdere – anche le interviste verticali, nate dalla volontà di creare un modo particolare per incontrare e conoscere arrampicatori e alpinisti di alto livello. Il muro d’arrampicata dell’Espace Montagne diviene il set naturale nel quale i protagonisti si raccontano scalando. L’obiettivo di questi appuntamenti è far emergere le diverse facce dell’alpinismo per definire un panorama esaustivo che, partendo dalle esperienze personali, metta in luce i molteplici aspetti legati all’attività sportiva, alla performance, alle spedizioni, ma soprattutto alla passione, al desiderio e al sogno. Da quest’anno le interviste verticali trovano in Grivel un partner importante. Il sostegno e l’apporto contenutistico di Grivel ha permesso di offrire al pubblico del Cervino CineMountain Festival la presenza di ospiti di altissimo livello. Si segnalano i nomi di Angelika Rainer, Luca Maspes, Maurizio Zanolla “Manolo”, Fredrik Ericsson.
Meritano attenzione anche gli incontri editoriali che vedono protagonisti Andrea Gallo, autore di guide per l’arrampicata e alpinismo, Linda Cottino direttore di riviste edite dalla Vivalda Editore  e Anna Lauwaert per anni compagna di Claudio Barbier, lo scalatore Andy Cave e quello conclusivo con il Segretario Generale della Convenzione delle Alpi dott. Marco Onida.

CervinoCineMountain Festival Concorso – Centro polivalente di Valtournenche
29 luglio – 3 agosto 2008

Il Film Festival Concorso. Da martedì 29 luglio prenderà il via il Festival concorso. Le proiezioni inizieranno tutti i giorni dalle 15h00 alle 24h con una pausa per la cena e dureranno fino al sabato inizio  pomeriggio. Alle 18h è prevista la cerimonia di premiazione in presenza di registi, giornalisti e autorità. La domenica durante tutto il giorno verranno proiettati i film vincitori. Verrà mantenuta, anche se lievemente modificata, la formula dei grands prix, del premio del pubblico e del premio al pubblico. Le novità previste riguardano invece le categorie che non dipenderanno più dal genere ma saranno di tipo tematico-contenutistico. Le sezioni diventeranno quindi più coerenti e proprie al nostro concorso. Se la programmazione di AntropoMount riguarda una cinematografia settoriale come quella antropologica, il Festival Concorso seleziona film di vario genere dal documentario alla fiction, dall’animazione al cortometraggio. I film in concorso saranno in tutto 38, tutti proiettati a Valtournenche nell’Auditorium in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Il Cervino CineMountain è un festival particolare nel senso che effettua una preselezione delle opere a partire da una scelta che la direzione si riserva di operare. Viene inoltre mantenuta la formula originaria dell’oscar degli oscar, sulla base della quale si costituisce una categoria che riunisce i film vincitori degli altri festival. Da quest’anno, accanto al Gran Prix Cervino CineMountain, il premio storico della rassegna, il Comune di Valtournenche, il Presidente Antonio Carrel e i direttori artistici del Festival si sono impegnati di attribuire un riconoscimento – il premio del Cervino – che comprende trasversalmente tutte le categorie. Irrinunciabili, per mantenere e valorizzare il dialogo con i nostri afecionados, sono poi il premio del pubblico e i premi al pubblico ai quali vanno ad aggiungersi, per completare il panorama: il premio CAI per il migliore film d’alpinismo e il premio speciale della giuria.

Questo l’elenco completo dei Premi:
Gran Prix “Cervino CineMountain”
Premio Festival per il miglior Grand Prix dei festival 2007/2008
Premio «Montagne passion»
Premio «Vie de Montagne»
Premio «Cortometraggio»
Premio «SportSide of the Mountain»
Premio miglior film d’alpinismo
Premio Speciale della Giuria
Premio del Pubblico

Una giuria di prestigio, con nomi che appartengono al mondo del cinema e della montagna assegnerà i riconoscimenti. Ne fanno parte Gaia Ceriana Franchetti, Laurence Guyon, Freddy Paul Grunert, Dermot Somers, René Vernadet. Sono loro quest’anno i personaggi chiamati a svolgere un lavoro oculato: dovranno cioè sapersi districare fra le tematiche delle varie categorie e al contempo elaborare una valutazione, a partire dalla natura eteroclita della categoria degli oscar fino a quella ancora più globale di tutte e trentotto le produzioni. Un gruppo di lavoro di grande spessore culturale e competenza specifica di alto livello. Quattro le nazionalità rappresentate, varie le competenze del tutto complementari: dall’arte contemporanea e videoart, alla bio-filosofia, dalla fotografia, all’antropologia, dal giornalismo all’alpinismo. Momento climax di coronamento del lavoro dei registi, dell’impegno della giuria e della partecipazione attiva del pubblico sarà la cerimonia di premiazione alla quale saranno invitati insieme al pubblico, registi e protagonisti, sostenitori e autorità.

Tra gli Eventi Speciali, di grande interesse, non solo commemorativo, l’omaggio a Guido Monzino, a Breuil-Cervinia martedì 29 luglio (Cinéma des Guides, ore 21). Un esclusivo montaggio di filmati di sette delle sue ventuno spedizioni rende alla platea la grande dimensione di questo alpinista ed esploratore italiano, che ha condotto la prima spedizione italiana sul monte Everest. Una vera icona nella storia dell’alpinismo italiano che si intreccia con quella di Breuil-Cervinia poiché come è stato scritto “il Cervino ha suscitato la vocazione di Monzino e ne ha ricevuto gloria per il suo nome e la sua gente”. La pellicola rievoca la figura dell’alpinista-esploratore e il suo legame privilegiato con le guide di Valtournenche.

Evento di chiusura e After-Festival – 2 e 3 agosto 2008
Ad accogliere l’evento di chiusura sarà la piazzetta di Valtournenche, il sabato sera e poi ancora la domenica con la serata after-festival con la quale CervinoCinemountain  darà appuntamento al 2009. La prima sera sarà realizzata in collaborazione con il Festival Internazionale del Cinema Musicato dal Vivo “Strade del Cinema” e proporrà un capolavoro dell’epoca d’oro del muto “Go West” di Buster Keaton con accompagnamento originale dal vivo di Javier Girotto e Alessandro Gwiss.
La seconda serata, quella detta “After festival” sarà dedicata al grande musicologo ed alpinista torinese (nonché grande frequentatore della Valle d’Aosta) Massimo Mila. Nel tardo pomeriggio vale la pena partecipare all’incontro a lui dedicato con interventi dei Proffessori Alberto Sinigaglia e Paolo Salomone insieme ad Anna Giubertoni Mila. Con la collaborazione del Quartetto d’Archi dell’Istituto Musicale di Aosta verranno eseguite, nella suggestiva piazzetta delle Guide, arie di Johannes Brahms  – che Mila considerava il “musicista delle montagne” – Dvorak e Borodin e anche la lettura degli estratti a cura di Jean-Claude Oberto e Virgilio Biei.

Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito. Orari delle proiezioni pomeridiane a partire dalle 15,00 mentre quelle serali iniziano alle 21. L’ingresso è gratuito per tutte le iniziative del Festival (fino ad esaurimento posti disponibili).

Il festival è organizzato dal Comune di Valtournenche e dall’Associazione Culturale Strade del Cinema con il sostegno dell’ Assessorato al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo, Casino de la Vallée, Cai, Grivel, Alliance Française.
E con la collaborazione del Comité du Film Ethnographique di Parigi, Musée International du Carnaval et du Masque di Binche (Belgio), The North Face, CDA e Vivalda Editori, DiscoveryAlps, Convenzione delle Alpi, Touring Club, L’Eubage, Istituto Europeo di Design, Società Guide del Cervino, Scuola di Sci del Cervino, Terme di Pré Saint Didier, Aosta Classica, Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta, Scarpa, Quatremillemètres Vins d’Altitude.

Ma il festival è anche “non solo festival”. In concomitanza con i dieci giorni della rassegna il comprensorio turistico offrirà infatti per i più attivi la possibilità di praticare gli sport di e in montagna: sci, trekking, arrampicata sportiva (su artificiale in caso di pioggia), alpinismo, golf, equitazione. Il Consorzio Turistico potrà soddisfare ogni richiesta d’informazione o curiosità (si trova in via Guido Rey, 17 11021 Breuil-Cervinia (AO) – tel. 0166/940.986)

Informazioni relative al Festival:
Sito Internet www.cervinocinemountain.it

Informazioni turistiche per il pubblico ai numeri telefonici:
e mail info@sportepromozione it

Per scaricare le immagini ad alta definizione del Festival: CERVINOCINEMOUNTAIN2008 e FILM2008

Programma del Cervino CineMountain XI edizione

Breuil-Cervinia e Valtournenche
25 luglio – 3 agosto 2008

Breuil-Cervinia
Sezione “Cervinia Mon Amour”

venerdì 25 luglio
ore 18,30: Samovar café – Apéritif de bienvenue
Inaugurazione fotografica – Allestimento di via Carrel con gigantografie della Cervinia dell’epoca d’oro a cura di Valeria Allievi –
Suona il duo Federico Marchesano-Manuel Pramotton (contrabbasso e sassofono)
ore 21: Cinéma des Guides
“Saette nere e mammine volanti” Omaggio agli olimpionici Toni Sailer e Giuliana Minuzzo. Conduce Rolly Marchi
Proiezioni della “Cerimonia del giuramento – Giochi Olimpionici invernali Cortina d’Ampezzo 1956” (Italia, 1956). A seguire “Der Schwarze Blitz – La saetta nera” (Germania, 1958)
ore 23,30: Club Bianconiglio – After hours  con il concerto dei Lomé

sabato 26 luglio

ore 11,30: Café des Guides
Cerimonia dell’orma. Con Toni Sailer e Giuliana Minuzzo
Suona il duo Federico Marchesano-Manuel Pramotton (contrabbasso e sassofono)
ore 18: Café des Guides
Presentazione del libro di Paolo Villaggio “Storia della libertà di pensiero” (Feltrinelli 2008) e incontro con l’autore
Proiezione de “Il segreto del bosco vecchio” (Italia, 1993) di Ermanno Olmi
ore 21,30: Cinéma des Guides
“La valanga umana” La gag della “commedia all’italiana” sulla neve – Estratti da “Le Comiche” e “Fantozzi” con Paolo Villaggio, Renato Pozzetto ed Elena Tricoli
Incontro con Paolo Villaggio
Proiezione di “Fantozzi” (Italia, 1975) di Luciano Salce
ore 23,30: Club Bianconiglio – After hours  con il concerto dei Lomé

Valtournenche
Sezione Antropomount  “TIBET”

domenica 27 luglio

ore 11,30: Espace Montagne
Inaugurazione Piramide – Mostra fotografica”Tibet” di Davide Camisasca. Esposizione di maschere Tibetane del Musée Intérnational du Carnaval et du Pasque di Binche.
Intervengono il Lama tibetano Venerabile Geshe Gedun Tarchin, Davide Camisasca, Christel de Liège curatrice del Musée di Blinche
ore 15/18: Auditorium
In collaborazione con il Comité du Film Ethnographique di Parigi.
Proiezioni di “Les Pèlerins de l’Amnye Machen” (Francia, 2006) di Marie-Claire Quiquemelle e “Salzmänner von Tibet” (Germania, 1997) di Ulrike Koch
ore 21,30: Piazzetta delle Guide
“Arie d’Alpi” concerto di Richard Galliano (accordéon) con la corale Choir Grand Combin

lunedì 28 luglio
Apertura
ore 15/18: Auditorium
In collaborazione con il Comité du Film Ethnographique di Parigi.
Proiezioni di “Ladakh, il centro dei passi” (Italia, 1977, 91min.) di Gaia Ceriana e Marina Colonna “In marcia verso il Tibet” (Italia, 2008, 25min.) di Karma Chukey e Piero Verni
ore 19,30: Mensa Scuole Elementari
Cena Tibetana a cura dell’Associazione Italia-Tibet
ore 21: Auditorium
“I nostri Tibet” – Tavola rotonda con il Lama tibetano Venerabile Geshe Gedun Tarchin, prof.ssa Ulrike Koch, René Vernadet, Gaia Ceriana, Marie Claire Quiquemelle.
Presentazione ufficiale del Khora intorno al Monte Bianco durante i Giochi Olimpici di Pechino a cura di Grivel, l’Association Lyon des Neigesm les Communes du Mont-Blanc
ore 23: Auditorium – Anteprima film in concorso
Proiezione “Daughters of wisdom” (USA, 2007, 68min.) di Bari Pearlman. Il film è un ritratto intimo delle monache di Kala Rongo, un inusuale monastero Buddista per sole donne situato in Nanchen, nella remota e rurale regione nordorientale del Tibet. (film in concorso)

Valtournenche
Sezione “Concorso”

martedì 29 luglio
ore 10: Apertura Espace montagne
ore 15/18: Auditorium – Proiezione dei film in concorso
“The Edge of eden: living with grizzlies” di Jeff e Sue Turner (Canada 2006, 89 minuti). Il grizzly è considerato da molti uno degli animali più pericolosi al mondo. Non la pensa così Charlie Russel, naturalista canadese che il film ritrae nell’impresa di salvare due cuccioli orfani da uno zoo e di portarli nella sua capanna in una riserva lontana.
“Dying for Everest” di Richard Dennison (Australia 2007, 52 minuti). Nel film si ascoltano i commenti di Sir Edmund Hillary e di Mark Inglis riguardo all’atroce fine di David Sharp e scopriamo lo strano effetto che l’Everest ha sulle regole di sopravvivenza.
“E11” di Paul Diffley (UK 2006, 42 minuti). Racconta in stile “docufiction” la storia della prima salita di Rhapsody, una via di roccia considerata tra le più dure al mondo.
ore 18: “Interviste verticali con…” Gruppo Militare Alta Montagna del Centro Addestramento Alpino – Maresciallo Ettore Taufer, Caporale Marco Farina. A cura di Valeria Allievi in collaborazione con Grivel

Breuil-Cervinia
ore 21: Cinéma des Guides
Omaggio a Guido Monzino nel ventennale della scomparsa
“Omaggio a Guido Monzino” (Italia, 2008) – Proiezione di una miscellanea del film “Spedizioni Monzino”. Gli estratti di sette delle ventuno spedizioni Monzino si susseguono in ordine cronologico per restituirci quella che fu l’opera del pioniere delle “spedizioni pesanti” nonché del promotore delle più importanti imprese italiane degli anni ’50 e ’70. Rinaldo Carrel presenta i protagonisti, partecipa e si esibisce il coro degli Alpini “Monte Cervino”.

Valtournenche
Sezione “Concorso”

mercoledì 30 luglio
ore 10: Apertura Espace montagne
ore 15/18: Auditorium – Proiezione dei film in concorso
“Conversing with Aotearoa” di Corrie  Francio (USA 2006, 15 minuti). Questo documentario “animato” da voce agli abitanti della Nuova Zelanda – cacciatori, pescatori, contadini, artisti, alpinisti – e scandaglia le motivazioni profonde del loro legame con la terra.
“Begiz begi” di Alberto Inurrategi (Spagna 2008, 40 minuti). Le spedizioni per Alberto Inurrategi non si limitano ad essere mere prove atletiche, ma vere esperienze di vita fatte di incontri con quell’umanità senza la quale certi luoghi remoti e sublimi non sarebbero tali.
“On the Edge” di Lubomir Viluda e Ivan Krsiak (Slovacchia 2006, 28 minuti). Questa “docufiction“ ci fa penetrare nell’universo dalle sfumature deliranti delle gare di slitta a Krnacky nel contesto centro europeo e più specificatamente Slovacco.
“Asiemut” di Olivier Higgins e Mélanie Carrier (Canada 2006, 57 minuti). Olivier Higgins e Mélanie Carrier percorrono 8000km a cavallo delle loro biciclette. Lungo la strada scopriranno il mondo, ma su tutto, scopriranno se stessi.
“Un noel au Tibet” di Jean-Baptiste Warluzel (Francia 2006, 40 minuti). Il film documenta di come i membri della minoranza cattolica tibetana dello Yunnan siano vittime di una doppia discriminazione, in quanto tibetani e cattolici.
ore 18,30: Espace Montagne
Incontro con Andrea Gallo, casa editrice Idee verticali
“Interviste verticali con…” Angelika Reiner a cura di Valeria Allievi in collaborazione con Grivel
ore 21: Auditorium – Proiezione dei film in concorso
“King lines” di Josh Lowell e Peter Mortimer (USA 2007, 50 minuti). Viaggio intorno al mondo con Chris Sharma per scovare nuove vie di scalata sempre più intriganti ed estetiche.
“Ephemère” di Nicolas Falquet (Svizzera 2007, 6 minuti). Riflessione sulle accelerazioni e i rallentamenti che intervengono nel gesto sportivo deformando e cristallizzando il tempo.
“Underdeveloped” di Jamie Egner (Irlanda 2007, 60 minuti). Un reportage girato sulle innumerevoli rocce d’Irlanda la cui dimensione ludica sovrasta quella tendenza che talvolta rende il Cinema di Montagna troppo ripetitivo e indigesto.
“Krypt” di Lars Nagler (Germania 2007, 7 minuti). Cortometraggio 3D di animazione sul tema del Genius Loci e del rapporto fra l’uomo e la Terra.

“The beckoning silence” di Louise Osmond (UK 2007, 75 minuti). Joe Simpson partito per la parete Nord dell’Eiger, racconta la tragica storia di Toni Kurz che, nel 1936, con altri tre compagni, aveva tentato la parte ancora inviolata. Per il protagonista di “Touching the void”, Toni Kurz non è solo un mito, è un alter ego: l’immagine di tutti coloro che, al limite estremo delle loro forze, hanno fatto di tutto per vincere “l’invito del silenzio”.
giovedì 31 luglio
ore 10: Apertura Espace montagne
ore 15/18: Auditorium – Proiezione dei film in concorso
“Schafskalte – Brina d’estate” di August Pflugfelder (Germania 2008, 44 minuti). Ritratto intimo di tre contadini austriaci, giovani adulti, che non riusciranno a vivere le loro vite così come i loro genitori hanno fatto.
“4 Elements” di Jiska Rickels (Olanda 2006, 85 minuti). In maniera emblematica questo film cerca di mostrare che solo coloro che lottano contro gli Elementi sembrano ancora provare nei loro confronti quel primitivo rispetto che oggigiorno buona parte dell’umanità ha perduto.
“Gli anni dei lunghi inverni” di Gianni Rusconi (Italia 2007, 37 minuti). Il film è un collage delle immagini d’archivio che documentano alcune prime salite invernali di vie leggendarie.
ore 18,30: Espace Montagne
Incontro con… Andy Cave e Roberto Cappucciati, casa editrice Versante Sud
“Interviste verticali con…” Luca Maspes a cura di Valeria Allievi in collaborazione con Grivel
ore 21: Auditorium – Proiezione dei film in concorso
“Becoming a woman in Zanskar” di Jean-Michel Corillion (Francia 2007, 85 minuti). Storia di un’amicizia tra due giovani ragazze nel lontano regno dello Zanskar, nel nord dell’Himalaya, prima che il destino le separi allontanandole dal loro villaggio e dalle loro famiglie…per diventare donne!
“Il neige à Marrakech” di Hicham Allayat (Svizzera 2006, 15 minuti). Ironica, toccante, questa fiction trascina lo spettatore nello stratagemma che il figlio Karim mette in atto per esaudire l’ultimo desiderio del padre: andare a sciare in Svizzera…
“Das Kalb in der kuh und das korn in der kist” di Josef Schwellensatti” (Germania 2006, 89 minuti). Proponendo lo spaccato di una vita ancora scandita dalle stagioni, quella della famiglia Schweinbacher”, questo film ci restituisce con attenta sensibilità gesti, sguardi, atti, profumi e sapori la cui intensità e naturalezza si traducono in immagini di alto valore estetico.

venerdì 1° agosto
ore 10: Apertura Espace montagne
ore 15/18: Auditorium – Proiezione dei film in concorso
“Journey of a red fridge” di Lucian Muntean e Natasa Stankovic (Serbia 2007, 52 minuti). Dai piedi dell’Annapurna seguiamo Hari Rai che deve, per riuscire a pagarsi gli studi, accettare come lavoro di portare a riparare un frigo della Coca Cola nella città più vicina. Durante il cammino Hari svela le sue speranze, i suoi sogni con pacata e delicata ironia.
“Climber” di Carlos Villareal Kwasek (Canada 2006, 2 minuti). Un alpinista si cimenta nella scalata di una montagna impegnativa; egli dovrà affrontare la sua propria paura prima di affrontare la montagna.
“Street boulder – Arrampicatori metropolitani” di Rovero Impiglia (Italia 2007, 45 minuti). Il documentario racconta le origini, la diffusione, le caratteristiche tecniche, gli aspetti più profondi ma anche i problemi legati all’illegalità, di questa “rivoluzionaria” disciplina sportiva.
“Eiger speed riding” di Damien Dufresne (Francia 2006, 3 minuti). Questo cortometraggio adrenalinico condensa le emozioni della prima discesa dell’Eiger in speed riding, filmata dalla videocamera fissata sul casco del protagonista.
“Ossignur la montagna assistita” di  Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino (Italia 2008, 62 minuti). L’esclamazione tutta piemontese che da il titolo al film è quella che più sorge spontanea di fronte ai “casi” che il documentario racconta entrando in punta di piedi nelle case della gente, nelle loro vite e più in genere nei problemi del vivere in montagna.
ore 18: Espace Montagne
Incontro con Anna Lauwaert e Linda Cottino, Alp Vivalda
Interviste verticali con… Maurizio Zanolla “Manolo” a cura di Valeria Allievi in collaborazione con Grivel
ore 21: Auditorium – Proiezione dei film in concorso
“Bérhault” di Gilles Chappaz (Francia 2008, 72 minuti). Chi era Patrick Bérhault? Chi era questo eroe, adorato da generazioni di alpinisti, di arrampicatori, di amanti della montagna tout court? Risponde Patrick Edlinger, uno dei suoi più grandi amici.
“Wings on their feet” di Fulvio Mariani (Svizzera 2007, 60 minuti). John Falkiner e Paolo Tassi, liberi interpreti del telemark, raccontano i propri sogni e le scelte che li hanno portati ad adottare lo sci come un vero e proprio stile di vita.
“La montagne perdue” di Christian Deleau (Francia 2007, 52 minuti). Questo film restituisce la dura realtà di una spedizione himalayana in pieno inverno, ma è soprattutto la storia di una sfida fuori misura, vissuta da due anime lontane eppure così vicine: il grande alpinista francese e sua moglie Katia, rimasta con i figli a casa.

sabato 2 agosto
ore 10: Apertura Espace montagne
ore 9,30/11,30: Auditorium – Proiezione dei film in concorso
“Enlightment”  di Stefan Ribitsch e Armin Buchroithner (Austria 2007, 12 minuti). Può la passione per la scalata coniugarsi con il mondo del lavoro della nostra società e con le sue esigenze?
“20 secs of joy” di Jens Hoffmann (Germania 2007, 60 minuti). Questo film racconta la storia di Karina attraverso i diversi stadi della sua carriera di base-jumper, dalla nascita di questa passione sino al suo tragico epilogo.
“La montagne en face”  di Bruno Peyronnet (Francia 2007, 26 minuti). Ritratto di Frank, guida di Chamonix, dopo il suo fatale incidente.
ore 11,40: Auditorium
Incontro con la Convenzione Alpina. Intervengono il Segretario Genarale dott. Marco Onida, Jean-Pierre Fosson (Montagna Sicura) e Andrea Borney (CSV).
ore 14,30/18: Auditorium – Proiezione dei film in concorso
“Vies d’Alpage” di Frédèric Deret (Francia 2006, 26 minuti). Ritratto di Frédèric  Laperrière, incarnazione a modo suo di un certo spirito sessantottino, sche sceglie la montagna per attuare la sua rivoluzione.
“Wings on their feet”  di Fulvio Mariani (Svizzera 2007, 60 minuti). John Falkiner e Paolo Tassi, liberi interpreti del telemark, raccontano i propri sogni e le scelte che li hanno portati ad adottare lo sci come un vero e proprio stile di vita.
“Rivoluziun” di Urs Frei (Svizzera 2007, 42 minuti). Il film racconta del “dropout” e contadino Niculin Gianotti e dei suoi amici del ’68. A 40 anni di distanza egli afferma: “Se dovessi rivivere rifarei gli stessi errori”.
“Na socni strani alp” di Janez Burger (Slovenia 2007, 15 minuti). Ritraendo una tipica famiglia slovena, il film mette in luce la contraddizione fra l’idea di un’idilliaca ospitalità delle regioni alpine e lo spirito xenofobo che spesso vi si incontra.
“La ossa” di Gerard Sinfreu (Spagna 2007, 15 minuti). Questa commedia noir tratta della re-introduzione dell’orso nei Pirenei sottolineando come questa azione sia differentemente percepita dalla popolazione locale rispetto alla popolazione della città.
“Era ieri” di Matteo Parigini (Italia 2007, 8 minuti). Al tramonto della sua vita, toccante intervista di Enzo Biagi di ritorno fra i monti del Pianaccio che lo hanno visto nascere.
“Pietra Salomone” di Federico Guarini (Italia 2008, 20 minuti).  Pietra Salomone è insieme la storia di un masso erratico della Bassa Val Susa e un percorso a ritroso nella storia dell’arrampicata. Ai piedi di questo masso è possibile recuperare la memoria e il senso del passato, condizione necessaria per comprendere il presente e costruire il prossimo futuro di questo sport.
“Dove finisce la terra” di Marzio Nardi (Italia 2007, 32 minuti). Un team di forti arrampicatori italiani alle prese con il deep water solo, si ritrova tra terra e mare. 10 giorni alla ricerca di emozioni e spazi nuovi per scoprire che l’arrampicata non ha confini neppure dove la terra sembra finire.
ore 18,30: Auditorium – Cerimonia di Premiazione
ore 19,30: Plan della Glaèa – Cena di chiusura
ore 21,30: Piazzetta delle Guide – Grande serata di chiusura.
In collaborazione con Strade del Cinema, Festival Internazionale del Cinema muto musicato dal vivo. Proiezione di “Go west” (USA, 1925) di Buster Keaton musicato dal vivo da Javier Girotto (sassofoni) e Alessandro Gwiss (tastiere)

domenica 3 agosto
ore 10: Apertura Espace montagne
ore 10/13 e ore 14,30/18: Auditorium – Proiezione dei film premiati
ore 18,00: Espace Montagne
Omaggio a Massimo Mila
Intervengono Prof. Alberto Sinigaglia, Prof. Paolo Salomone e Anna Giubertoni Mila.
“Interviste verticali con…” Fredrik Ericsson a cura di Valeria Allievi in collaborazione con Grivel
ore 21,30: Piazzetta delle Guide
After Festival
Lettura di estratti da “Scritti di montagna” di Massimo Mila a cura di Jean-Claude Oberto e Virgilio Biei con l’esecuzione dei “Quartetti per archi di Brahms, Dvorak e Borodin” a cura del Quartetto d’archi dell’Istituto Musicale di Aosta.

Ufficio stampa

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