Questa prima convulsa giornata di campionato ci regala una certezza: le grandi non sono poi così grandi, devono ancora crescere.
L’Inter non decolla contro una Sampdoria tosta e talentuosa che ha in Padalino e Delvecchio ( ma sì, proprio la vecchia conoscenza del Catanzaro) due armi in più.
Il Milan superoffensivo stecca la prima, superato da un Bologna tutto cuore che stupisce San Siro e si porta in testa alla classifica.
La Juve deve maturare molto, deve ricordarsi da dove viene e capire dove vuole andare, perché il goal di Gilardino ( francamente bellissimo) non va concesso, soprattutto in quella che alcuni osano ancora chiamare “zona Cesarini”.
Tuttavia, travolti dalle immagini ossessive di questa serie A che ci perseguita, non possiamo fare a meno di notare un argentino, Mauro Matias Zarate detto “el fortin”, che rinasce a Roma, sponda Lazio e sorprende tutta la Sardegna e mezza Italia, segnando una doppietta al Cagliari.
Questo ragazzo, già under 20 argentino, sembrava ormai evaporato come una bolla di sapone calcistica in giro per il mondo, finendo a giocare per gli sceicchi del Quatar e collezionando pure qualche presenza al Birmingham, squadra che in Inghilterra fa la spola fra Premier e Football League Championship ( la nostra B, per capirci).
Quel vecchio bucaniere di Lotito ha deciso, spinto da chissà chi, di investire qualche euro per il prestito di Mauro Matias, uno dei tanti Ufo del nostro campionato, uno a cui si dedica qualche “speriamo bene…”
E invece eccolo, sorridente, a infilzare un Cagliari a dire il vero inguardabile.
Merita una menzione anche il buon vecchio Totò Di Natale, deludentissimo fino alla nausea agli europei, ma capace di rinascere in Friuli e di regalarci due goal come quelli fatti al Palermo.
Soprattutto il secondo, complice un Amelia non proprio in vena, è di fattura meravigliosa.
Lancio lungo, stop al volo di Totò che addormenta la palla e pallonettino irriverente che “a 1 all’ora” super Amelia, il portiere che ammalia.
Con tanti saluti a Zamparini che continua a criticare tutti, ma che in estate ha venduto mezzo Palermo, in puro stile “Vucciria”.
Insomma, dopo la triste e soffocante estate di disintossicazione, bentornato campionato, vedremo cosa saprai regalarci.
Antonio Soriero