Settembre…è tempo di migrare.
Già, per chi ha lavorato tutta l’estate, settembre inaugura il periodo del riposo.
Ecco allora che gli operatori turistici, albergatori, direttori e incompresi geni marketing, sogliono abbandonare le loro vesti per mettersi nei panni di sciagurati turisti in cerca dell’ultimo raggio di sole, o dell’ennesimo.
Luoghi esotici, magnifiche spiagge deserte e ameni luoghi dello svacco sono le mete più desiderate.
Sole, mare, abbuffate di pesce e cocktail, senza che il gallo canti, a bordo piscina.
Cosa vi viene in mente? Baleari e Canarie, Maldive o Tunisia. Benissimo, il 90% andrebbe lì a riposarsi, una meritata vacanza all’insegna dello svuotamento interiore, liberare la mente e recuperare il corpo. Ma c’è sempre quello che non ci sta e decide di trascorrere due settimane all’insegna dell’avventura e del rischio, della ricerca interiore e della cultura. Ecco che al turista si sostituisce il viaggiatore, come diceva Hermann Hesse, colui che pone come scopo principale del suo viaggio la ricerca.
All’estremità meridionale della Penisola Araba sorge uno stato che venne definito il più bello del mondo da un punto di vista architettonico, è lo Yemen: colori e odori, terra e mare, montagne e cielo azzurro, e poi …il deserto.
Caratteristica principale dello Yemen è la sua architettura che vanta antiche abitazioni a torre fatte di fango e pietra e alte fino a otto piani. Ogni piano ospita i diversi ambienti e inquilini della famiglia. A piano terra risiedono gli animali e nei piani successivi i vari componenti del nucleo. Accanto alle antiche abitazioni in pietra sorgono splendide moschee e ricchi palazzi di sultani e nell’aria si ode l’eco dell’antico regno di Saba, l’Araba Felice che fondava la sua ricchezza nel commercio di resine aromatiche (incenso e mirra) e nell’agricoltura.
Il periodo migliore per visitare il paese potrebbe essere proprio settembre e ottobre; il clima è più piacevole in aprile e maggio, ma le frequenti precipitazioni renderebbero più ardui gli spostamenti.
Le città dello Yemen sono veri e propri siti archeologici. La capitale, San’à, offre uno splendido spettacolo di edifici decorati con fregi e vetri colorati, oltre alle sontuose moschee che si elevano sulle abitazioni e il Museo Nazionale.
Mar’ib è la capitale dell’antico Regno di Saba e il sito archeologico più grande del paese, rovine di templi e antichi edifici, i resti di una diga alta 16 mt. costruita nell’VIII sec sono le attrattive principali.
Ci sono poi paesi e villaggi costruiti su cucuzzoli di montagne, in luoghi impervi e difficili da raggiungere, erano roccaforti difensive che oggi rappresentano una delle attrattive peculiari dello Yemen. Shihara ad esempio sorge su una montagna alta 2600 mt e fu nel XVI e XVII sec roccaforte contro gli ottomani. Questi paesi hanno un’architettura semplice con abitazioni a più piani decorate, ma la vista dal basso, dai piedi della montagna è davvero suggestiva.
La Manhattan del Deserto, Shibam, gode di una posizione assolutamente unica nel suo stile; 500 edifici in ½ chilometro quadrato immersi nel deserto, certamente alienante e sconcertante.
Per gli spostamenti ci si può servire di autobus o taxi collettivi, si può anche prendere a noleggio un auto fornita di autista, e per chi va di fretta ci sono inoltre numerosi voli interni.
Prima della partenza è consigliabile vaccinarsi contro l’epatite A e B, la rabbia e il tetano, e come per la maggior parte dei paesi di quell’area, non è consigliabile bere acqua del rubinetto. Maggiori chiarimenti anche sui documenti di viaggio si possono trovare sul sito della Farnesina, Viaggiare Sicuri, che fornisce inoltre informazioni sullo stato di sicurezza del paese che purtroppo è stato obiettivo di attentati terroristici.
IAM