Il Napoli vola ed è una piacevole realtà del nostro campionato.
La squadra di Reja sorprende tutti e, a ottobre inoltrato, guida la classifica di A, in compagnia di Udinese e Inter.
Per parafrasare il nome di un celebre marchio pubblicitario, il Napoli sembra essersi svegliato grazie a un ottimo caffé Lavezzi.
Il talento di Villa Gobernador Gálvez, in provincia di Santa Fé, da quando è arrivato a Napoli continua a incantare il pubblico italiano, grazie a un velocità superba e a un istinto offensivo che lo rendono già ora una delle migliori seconde punte in circolazione in Europa.
Nonostante i partners di attacco non siano eccelsi, a Napoli si alternano infatti il vecchio panterone Zalayeta e l’oggetto misterioso Denis, Ezequiel, per tutti “el pocho”, si esprime a i massimi livelli da tempo.
Se l’anno passato peccava sotto porta a causa della corsa eccessivamente dispendiosa profusa per tutta la partita, quest’anno sembra aver trovato il giusto equilibrio.
Insieme al fenomeno di centrocampo Hamsik, il Napoli può godersi dunque due gioielli assoluti sul panorama mondiale, due pezzi d’oro del mercato si direbbe, se non fosse per il fatto che De Laurentis abbia già blindato entrambi, dicendo che sono patrimonio del Napoli.
Ezequiel farebbe comodo a tanti, prima tra tutti una Roma in crisi nera che prende tre sberle dall’ Udinese capitanata dal magnifico Totò Di Natale.
La Roma ha smarrito il proprio gioco, forse ormai prevedibile per le squadre italiane, e non riesce a far decollare un attacco abbastanza appannato, con l’eterno incompiuto Vucinic a svolazzare evanescente e il grande vecchio Totti umiliato dalle proprie ginocchia, stanche dopo una carriera di sforzi.
Potranno reggere Napoli e Udinese all’urto della corazzata interista?
Sono tutti pronti a rispondere di no, però nel calcio mai dire mai….
Antonio Soriero