Soverato, piano casa: favorevoli o contrari?

Negli ambienti politici cittadini si è discusso in questo fine settimana del botta e risposta sul piano casa e altre questioni urbanistiche fra il Partito democratico e il Sindaco Mancini. I primi hanno diramato un comunicato e l’altro non ha perso tempo a rispondere alle domande poste dagli esponenti del Pd. Il botta e risposta è finito anche su internet, come solitamente avviene per quanto riguarda le questioni soveratesi, sulle pagine di Soverato Web, a cui vi rinviamo per leggerne il contenuto. Noi ci limitiamo ad una breve riflessione.

Diceva Cicerone: “Posteriores enim cogitationes sapientiores solent esse” (i pensieri che vengono in un secondo momento di solito sono più saggi). Vi è da chiedersi se dopo la risposta o meglio i chiarimenti che il sindaco di Soverato Raffaele Mancini ha immediatamente fornito agli uomini del Partito Democratico in merito al piano delle alienazioni, non vi saranno ulteriori ripensamenti da parte di coloro che con un documento hanno puntato gli occhi sulla possibilità da parte del Comune di mettere in vendita tre lotti sottratti al Psc ponendosi diversi dubbi. Dubbi che almeno stando al contenuto del documento, avrebbero dovuto portare ad un loro voto contrario in consiglio e non ad una mera astensione. E non si capisce bene, se il documento d’attacco sia un mea culpa da parte dei consiglieri per
essersi astenuti in passato e non avere votato contro (“l’astensione del nostri consiglieri del Pd – scrivono i redattori del documento – oggi si trasforma in una contrarietà di merito”) o invece sia un primo pensiero, a cui in seguito ne potrebbe seguire uno “più saggio” come appunto sosteneva Cicerone, senza tralasciare che “per più saggio” per gli uomini del Pd potrebbe essere l’ultimo espresso. Ed allora diventa importante leggere attentamente la risposta del sindaco di Soverato, Raffaele Mancini che a margine si pubblica per intero  e soprattutto leggerla, – mi riferisco ai lettori distanti dalle vicende di Palazzo – considerando gli effetti che la messa in atto di un piano casa potrà generare per la collettività soveratese, il quale ha un nemico molto più forte dei politici: la burocrazia con le sue scadenze e le trafile che comporta. Cosicché, sarebbe interessante capire e discutere se i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione sono realmente favorevoli alla nascita di nuovi insediamenti abitativi per giovani coppie e in che modo, in caso affermativo, intendano realizzarli. Altra cosa è il burocratese.

Fabio Guarna

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